L’autoironia di Di Battista sulla piazza da non sbagliare per protestare contro la legge elettorale
12/10/2017 di Andrea Mollica
Alessandro Di Battista è uno dei politici italiani più popolari, in particolare sui social, e nel post che invita a partecipare alle nuove proteste contro la legge elettorale in parte è riuscito a spiegarlo. Il deputato M5S ha infatti ironizzato sull’errore che l’ha reso protagonista di cronache negative nei giorni scorsi, con una leggerezza apprezzabile. «Coraggio, ce la possiamo fare. Domani (giovedì 12) alle 13.30 tutti in piazza Montecitorio. Mi raccomando non sbagliate piazza», ha scritto Di Battista sul suo profilo Facebook, riferendosi al curioso episodio successo martedì scorso. Alessandro Di Battista aveva subito una contestazione piuttosto pesante dal movimento dei forconi, convocato dal generale Pappalardo nei pressi della Camera dei Deputati.
DI BATTISTA RITORNA CON AUTOIRONIA SULLA SUA PIAZZA SBAGLIATA
Il deputato M5S aveva iniziato a rivolgersi alla folla riunita dopo esser stato invitato a salire sul palco senza accorgersi di chi fossero gli organizzatori della manifestazione. Di Battista, pensando che parlasse di fronte a sostenitori del M5S, aveva tuonato contro la legge elettorale in via di approvazione alla Camera dei Deputati, suscitando fischi e aperte contestazioni da parte dei militanti del movimento di liberazione italiano. L’errore di Di Battista ha generato una forte attenzione, con decine di articoli e anche un commento sulla prima pagina del Corriere della Sera, nella rubrica di Massimo Gramellini. Il deputato 5 Stelle ha scelto l’ironia per riparlarne sul suo seguitissimo profilo Facebook. L’episodio è stato il prodromo, curioso, alla mobilitazione del M5S così come delle forze di sinistra contro la nuova legge elettorale.
LEGGI ANCHE > DAVID ROSSI, SECONDO VOI QUESTO È UN SUICIDIO? | VIDEO
Oggi dopo ieri sono state convocate nuove manifestazioni nell’area circostante alla Camera dei Deputati per protestare contro l’approvazione del cosiddetto Rosatellum-bis, sia per il metodo con cui è approvata la legge, con voto di fiducia, sia nel merito. Movimento 5 Stelle e forze di sinistra contestano una forzatura della normativa elettorale indirizzata a penalizzarli: M5S critica in particolar modo il ritorno delle coalizioni, i partiti a sinistra del PD l’impossibilità di far voto disgiunto tra uninominale maggioritario e proporzionale di lista.