Dieci cose che Pasolini NON sopporterebbe di noi uomini del 2016

5. Facebook. Ma non per quello che pensate voi. Probabilmente il suo amore per il mondo vero gli avrebbe consentito di scoprire parecchio sui social. Quello che non avrebbe sopportato davvero sarebbero stati gli status tipo “bisogna essere forti per amare la solitudine (cit. PPP)” o “I problemi non si risolvono, si vivono – Pierpa dixit”. E infine “Io so questo, che ci pretende la libertà, poi non sa cosa farsene” con l’ex moglie del detentore dell’account taggata.

Potrebbe morirne. Speriamo prima di leggere i commenti. Quelli, tra cuoricini e emoticon, “ciaone”, “raghe”, “embeddati nella lotta” e “lollone”, lo farebbero impazzire.
Forse si potrebbe riprendere solo con Morandi che lo racconta a Fazio. C’è anche una foto insieme che sta facendo il giro del web (anche “il giro del web” e “fa impazzire l’internet” odierebbe). Gianni non si ferma davanti a nulla.

 

6. La teoria del gender. Da professore, avrebbe occupato i licei di tutta Italia da solo, sentendo e leggendo dell’obbrobrio teorico-sessista-omofobo dei Giovanardi e dei Malan. Anche se, cattolico e conservatore nella morale dei sentimenti e dei vecchi valori, capace che avrebbe letto di nascosto Adinolfi. Detto questo non avrebbe amato neanche il gay pride, lui che viveva male la sua identità sessuale. Quindi chi ne fa un’icona omosessuale, lo tradisce ugualmente. Odierebbe anche gli insulti che state indirizzando al sottoscritto dopo aver letto questo punto, sappiatelo.

7. Il cinema italiano. Anche perché non troverebbe soldi per produrre i suoi film. Non ci sarebbe posto per lui nella Settima Arte della commedia tutta “amore e salottini”, né nei film d’autore fatti più o meno con lo stampino, incapaci di rischiare davvero nella forma e nei contenuti, o di sfidare l’estetica (ve lo immaginate Salò o le 120 giornate di Sodoma ora) e il senso comune del pudore. Lui non farebbe parte di associazioni di categoria, c’è da giurarci.
C’è anche da dire che un tempo lui poteva rischiare su Totò e ora avrebbe al massimo Zalone, e che puntare su Ninetto Davoli non gli sarebbe mai stato permesso. Al massimo su Miriam Leone.

Poi i film su di lui. Quelli, dovesse risorgere o essere clonato, nascondeteli.

8. L’attuale dibattito politico. l referendum, i partiti della nazione, i quotidiani a tesi, i berlusconiani, i renziani, gli antiberlusconiani, gli antirenziani. Avrebbe persino sentito la nostalgia del PCI che lo aveva cacciato. I talk politici, in cui lo avrebbero considerato triste e noioso, se vi avesse partecipato. I commenti su twitter alle sue performance televisive con hashtag #svegliaPPP.

9. Il Bologna. Gli americani non gli andrebbero a genio, forse avrebbe sdoganato Gianni Morandi. E magari però farebbe l’elogio dell’eroico e proletario Gastaldello, del romantico talento Verdi, dell’infaticabile Taider. Questo calcio senza pause, spezzettato, divistico, televisivo, lo avrebbe odiato. Forse avrebbe amato solo Sarri e Zeman. Forse.

10. Ma una cosa avrebbe odiato più di tutte: questo articolo.

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