I 4.835 dipendenti pubblici che hanno sperperato circa 3 mld di nostri soldi (in 6 mesi)

Sono complessivamente 4.835 i dipendenti pubblici che in sei mesi, tra il primo gennaio e il 30 giugno di quest’anno, hanno rubato o sperperato soldi della collettività. A rivelarlo è un rapporto della Guardia di Finanza sui danni erariali contestati che riguarda lavoratori ad ogni livello (funzionari, medici, politici, impiegati), ora tutti chiamati in giudizio davanti alla Corte dei Conti per restituire quanto sottratto. Ne parla oggi Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera. Gli illeciti valgono circa 3 miliardi di euro.

 

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Sono circa 1.290 i dipendenti pubblici corrotti o truffatori, accusati cioè di corruzione, concussione, truffa, turbativa d’asta, appropriazione indebita, abuso d’ufficio. Ma nell’elenco c’è anche chi ha provocato un disservizio e dev’essere sazionato. In questo caso le contestazioni sono pari a un miliardo e 357 milioni di euro, con una crescita del 13% rispetto al 2014. C’è poi il caso degli immobili dai quali lo Stato potrebbe ricavare risorse e che si trasformano invece in un costo. Scrive Sarzanini sul Corriere:

C’è il Comune in provincia di Bolzano che non riscuote l’affitto per l’occupazione di suolo pubblico e perde 350 mila euro, ma c’è anche il direttore dell’Agenzia territoriale di Asti noto per l’accusa di aver sperperato 9 milioni di euro. È ancora in corso la verifica sulle case del Comune di Roma affittate a sette euro al mese, e quella sul patrimonio dell’Inps, ma è già finita l’indagine sul Comune di Nepi, in provincia di Viterbo, dove «reiterati episodi di “mala gestio” tramite una serie di artifizi, raggiri e ammanchi di cassa al patrimonio» avrebbero causato un danno di un milione e 200 milioni di euro».

Nella sanità invece sperchi e abusi rappresentano un danno che supera gli 800 milioni. Stando al rapporto della Guardia di Finanza sono 264 le pratiche aperte, 2.325 invece le persone arrestate o denunciate. Un esempio:

All’ospedale di Gallarate, in provincia di Varese, è stato raddoppiato il valore di un appalto a una società esterna incaricata della manutenzione passando da 15 milioni e mezzo di euro a ben 36 milioni per poter – questa è l’accusa per i manager dell’azienda sanitaria – ricavare una sostanziosa «cresta».

Ma costano molto anche i mancati controlli. Lo dimostra il caso di un uomo che per sette anni ha percepito stipendio e pensione incassando illecitamente ben 700mila euro. Ma non solo:

Emblematico è il caso scoperto a Bari dove i manager delle Ferrovie Sudest hanno speso 912 mila euro per l’acquisto di 25 carrozze passeggeri, le hanno rivendute a una società polacca «incaricata di eseguire interventi di ristrutturazione per 7 milioni di euro» e qualche tempo dopo hanno deciso di riacquistarle a 22 milioni e mezzo di euro provocando un danno alla società pubblica che la Corte dei conti ha stimato in oltre 11 milioni di euro.

(Foto di copertina: Ansa)

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