Dismaland, l’anti-Disney di Banksy
21/08/2015 di Redazione
Un parco a tema che distrugge i parchi a tema, un paesaggio distopico nel quale Cenerentola muore in un incidente con la carrozza, la Sirenetta ha il segnale disturbato e anche le più banali attrazioni sono segnate dallo humour nero dell’artista britannico e piazzate in un ambiente dominato da castelli diroccati e altre rovine del mondo delle favole. Come le paperelle galleggianti della pesca, che sono imbrattate di petrolio e se catturate fan vincere fette di bacon di plastica invece del solito pesce rosso.
DISMALAND, L’ULTIMA OPERA DI BANKSY –
Dismaland sorge a Weston-super-Mare ed è un parco a tema decisamente originale, nel quale insieme ai personaggi “detournati” dell’universo Disney convive la critica alla repressione poliziesca e spunta il dramma dei migranti, con la tragica realtà che sbuca ovunque alle spalle delle altrimenti rassicuranti icone di un’industria del divertimento che non ha occhi che per il profitto. Ogni giorno inoltre sarà bruciata l’effige di Jeffrey Archer, ex politico e romanziere che non dev’essere simpatico agli ideatori del parco. Lo show apre domenica e resterà aperto solo per 5 settimane, sarà vietato a bambini e avvocati, soprattutto quelli di Disney. Oltre alle opere di Banksy ospita installazioni di altri artisti britannici come Damine Hirst e si definisce un «festival dell’arte, dei divertimenti e dell’anarchia a livello elementare». Ad ospitare il tutto è una ex piscina all’aperto in disuso, un complesso chiamato Tropicana che Banksy, nativo della vicina Bristol, ha frequentato da giovane.
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(Photocredit copertina: YouTube)