Dodici motivi (più uno) per lasciare Facebook

LA BANALITA’ – Si fugge da Facebook anche per la gran quantita di contenuti inutili:

Anche i soggetti più intelligenti qui paiono trasformarsi in un informe massa di cretini, tutti frasette e commentini.

E ancora:

L’interesse della stragrande maggioranza delle persone continua ad essere focalizzato sull’ultimo filmato di un idiota che si fa male da solo, sul gruppo ‘uccidiamo Hello Kitty’ o sull’ennesimo quiz ‘quale scoreggia di Mozart più ti rappresenta’. La cosa più grave è che è sparito completamente il buon senso e la sensibilità per distinguere le cose artefatte da quelle vere, l’intenzionalità dalla casualità.

Un altro deluso scrive:

Sono assediato da richieste folli provenienti dai friends di Facebook. Una valanga di spam. Perdonatemi, ma la interpreto come tale.

LA BANALIZZAZIONE – Molti non sopportano il rischio che cause e dibattiti seri si trasformino in un fanciullesco gioco di clic:

Le proprie convinzioni, anche le più nobili, qui si riducono a miserevoli spot di noi stessi.

PROMOZIONE ZERO – Social network come Facebook fanno fatica a connetterci con chi non conosciamo. La promozione di idee e prodotti ad una platea ampia può essere più efficace con altre piattaforme:

Facebook solo raramente mette in contatto con nuove persone.

IL NARCISISMO E L’EDONISMO – Piuttosto che aprirci agli altri, ed essere, davvero “social” Facebook rischia di chiuderci in noi stessi:

I social network possono essere certamente utili per rendere possibile un’interlocuzione fra il singolo e la società, ma ho l’impressione che siano diventati (forse lo sono sempre stati) dei luoghi dove lo scambio di idee troppo spesso diventa semplice ostentazione narcisistica, e dove quelle idee le esprimiamo con una compulsività tale da risultare null’altro che l’espressione di impulsi sociali dettati da un individualismo egotistico virulento, di cui mi voglio al più presto liberare. (…) In una società aperta, i social network diventano l’estensione di un edonismo tutto interno ai meccanismi più profondi della società dei consumi. Invece di unire, dividono: invece di farci incontrare, ci chiudono nella privatezza dei nostri avatar.

E, un altro utente, ancora:

La mia vita non torna indietro se lascio Facebook. Posso conoscere più amici veri.

Al New York Times una ragazza di 24 anni, Ashleigh Elser, ha raccontato di esser abbandonato il social network dopo essersi resa conto di aver perso parte del rapporto con la sua migliore amica. Che non le telefonata e che non riceveva chiamate da altri amici.

 

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