Dopo quasi un secolo così cambiano le All Star
24/07/2015 di Redazione
La Chuck Taylor II rappresentano l’evoluzione della classica All Star, rimasta inalterata per 98 anni, che ora sarà dotata di un plantare interno made in Nike e di altre migliorie tecniche.
COME CAMBIANO LE ALL STAR –
All Star, l’iconico marchio americano famoso per le due versioni di un unico antichissimo modello di sneaker, è stato acquisito da Nike insieme alla Converse nel 2003. Da allora Nike non ha cambiato nulla nel modello che ha fatto le fortune dell’azienda, comincia ora, dopo 12 anni, presentando la Chuck Taylor II, evoluzione tecnica del fortunato modello, del quale mantiene l’estetica che ne ha decretato il successo introducendo alcune migliorie costruttive.
UN NUOVO MODO DI PENSARE –
Jim Calhoun, presidente e CEO di Converse, ha annunciato così il nuovo modello: «L’All Star Chuck Talylor è una delle sneaker più leggendarie e iconiche di tutti i tempi. Il lancio della Chuck Taylor II è un momento epocale per Converse, mentre l’azienda muova verso la creatività e l’innovazione, introducendo non solo una nuova scarpa, ma un modo di pensare completamente nuovo». Al di là del rumore della fanfara aziendale, l’evoluzione principale consiste nell’introduzione di un plantare morbido in Lunarglide, una mescola sintetica con la quale Nuke realizza le suole di diversi modelli, del rivestimento del collo del piede con una fodera microporosa che dovrebbe favorire la traspirazione e una nuova linguetta realizzata in tessuto traspirante e non scivoloso.
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CAMBIARE SENZA CAMBIARE –
Piccoli dettagli, ma già solo il plantare anatomico rappresenta una rivoluzione epocale per una scarpa semplice costruite cucendo della tela su una suola di gomma e dovrebbe favorire la propensione all’acquisto anche di chi con la suola piatta delle Converse ha qualche problema, da i giovani con problemi ai più anziani, che ne soffrono la configurazione. Una scarpa più comoda quindi, che mantiene inalterata l’immagine leggendaria e che costa appena qualche dollaro in più. la scommessa di Nike sembra piazzata bene.