“Ecco chi sono i corvi del Vaticano”

NEL MIRINO – Che ha accumulato in questi ultimi anni “troppo potere” a scapito di un papa troppo, troppo debole.

“Ci sono anche interessi economici nella Santa Sede. Nel 2009-2010 alcuni cardinali hanno cominciato a percepire una perdita di controllo centrale: un po’ dai tentativi di limitare la libertà delle indagini che monsignor Carlo Maria Viganò stava svolgendo contro episodi di corruzione, un po’ per il progressivo distacco del Pontefice dalle questioni interne».(…)«Che cosa è successo a quel punto? Viganò scrive al Papa denunciando episodi di corruzione. Chiede aiuto, ma il Papa non può far nulla. Non può opporsi perché questo significherebbe creare una frattura pubblica con il suo braccio destro. Pur di tenere unita la Chiesa sacrifica Viganò. O meglio, finge di sacrificarlo perché, come si sa, la nunziatura di Washington è quella più importante. Così i cardinali capiscono che il Papa è debole e vanno a cercare protezione da Bertone».

 

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Nessuna protezione da parte del Papa, e così chi cerca uno scudo sicuro si difende altrove. Da Bertone. Il che rende l’Appartamento sempre più isolato. E così papa Ratzinger cerca di alzare una pur timida difesa.

«Il Papa capisce che deve proteggersi. E convoca cinque persone di sua fiducia, quattro uomini e una donna. Che sono i cosiddetti relatori. Gli agenti segreti di Benedetto. Il Papa cerca consiglio da queste persone affidando a ciascuno un ruolo, e alla donna quello di coordinare tutti e cinque

Intanto i documenti iniziano ad uscire. “Brevi manu”, dice il Corvo, perché i cardinali sono abituati a vergare tutto a mano e così riescono a superare i potenti sistemi informatici antintrusione vaticani, che sono peggio di quelli della Cia.

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