Elezioni Amministrative 2016 a Bologna: quando e come si vota per il sindaco al ballottaggio
09/06/2016 di Stefania Carboni
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Elezioni Comunali 2016 Bologna
Il ballottaggio per le amministrative 2016 a Bologna era prevedibile ma non troppo. Il sindaco uscente Pd Virginio Merola sfida la leghista Lucia Borgonzoni, candidata del centrodestra. Alle urne si è recato il 59,72% degli elettori bolognesi. Il sindaco uscente ha ottenuto al primo turno 68.749 voti, senza nemmeno sfondare la quota del 40% delle preferenze (39,4%). Borgonzoni ha guadagnato oltre il 22% di preferenze scalzando il terzo candidato più votato, ovvero il 5 stelle Massimo Bugani, che ha chiuso con un 16,5%.
BALLOTTAGGIO SINDACO DI BOLOGNA 2016
La data per il ballottaggio a sindaco di Bologna è già fissata, come in tutti gli altri comuni: si tornerà a votare domenica 19 giugno 2016. A livello di percentuali Merola sembra in vantaggio ma il ribaltone, con una forbice decisamente poco netta, è possibile.
I RISULTATI IN DIRETTA DELLE ELEZIONI COMUNALI 2016 A BOLOGNA: 1° TURNO
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13 giugno – Per gli ultimi giorni di campagna il centrodestra scende in campo per Lucia Borgonzoni. Sarà presente Renato Brunetta in conferenza e giovedì sera Daniela Santanchè presenterà il suo ultimo libro. Il giorno dopo, venerdì, è atteso Matteo Salvini. Nessun big Pd per Merola che punta invece a convincere gli indecisi per le sue ultime giornate di sfida elettorale.
10 giugno – Dopo il mancato accordo con Lucia Borgonzoni, Manes Bernardini lascia liberi i suoi 18.000 elettori per il ballottaggio. Ma per il 19 giugno Bernardini fa capire come vota: «Il voto è segreto, ve lo dico il 20. Ma fornisco un indizio: io sono sempre per il cambiamento e le novità. Chi ha parlato di accordi col Pd non ha capito niente, noi siamo alternativi al 100%».
5 giugno – Delusione in casa dem. Merola si fermato sotto il 40%. E ora sarà costretto a sfidare la leghista Lucia Borgonzoni se vorrà il bis sotto le due Torri.
3 giugno – Salvini si è presentato per la chiusura della campagna elettorale, imbavagliato. “Non ci fanno parlare, ruspe nei centri sociali”, ha dichiarato in polemica col divieto, per questioni di sicurezza, della manifestazione a piazza Maggiore. Tensione alta in città con scontri tra polizia e centri sociali scesi in piazza contro il leader della Lega.
30 maggio – Come annunciato Matteo Salvini sarà in Piazza Verdi il 2 giugno per la presentazione del suo libro “Secondo Matteo”. Il leader della Lega Nord torna in città per chiudere la campagna elettorale. I collettivi e i centri sociali di Bologna sono pronti alla protesta.
13 Maggio – C’è ottimismo in casa dem sul risultato di Merola a Bologna. Fonti parlamentari spiegano: «Siamo convinti di poter vincere. Siamo vicini alla soglia che ci permetterebbe di evitare pure il ballottaggio», spiegano da Montecitorio.
9 maggio – «La campagna elettorale a Bologna? La vedo bene, laddove ancora si respira un’aria di centrosinistra io la vedo più facile». Così Pierluigi Bersani sulle elezioni amministrative nel capoluogo emiliano dove l’attuale sindaco Pd, Virginio Merola, si è candidato per inseguire il bis sotto le Due Torri. In realtà, a Bologna non ci sarà più la stampella di Sel a sostegno di Merola. Non è mancato comunque l’attacco dell’ex leader della Ditta alle strategia dei vertici renziani, soprattutto sulle alleanze. Ma Bersani ha rivendicato di non volersi fare da parte: «Io cercherò di dare una mano».
1 Maggio – Un sondaggio condotto negli ultimi giorni di aprile da Scenari Politici e pubblicato sul Corsera mostra il sindaco uscente Virginio Merola al 43%. Dietro di lui la candidata del centrodestra Lucia Borgonzoni al 30%. Tradotto, servirebbe il ballottaggio per decretare il futuro sindaco di Bologna. Più lontano, numeri alla mano, il candidato pentastellato Massimo Bugani del Movimento 5 Stelle: secondo le stime di Scenari Politici è dato al 16 per cento. Il candidato della Coalizione civica, sostenuto da Sel-Si, Federico Martelloni, è invece al 7%. Dietro gli altri, intorno al 4%, compreso il candidato sostenuto da Ncd-Udc Manes Bernardini. Il dato positivo per Merola è che, in base al sondaggio, viene considerato in ogni caso vincente al ballottaggio. I numeri parlano chiaro: 55% contro 45% se dovesse scontrarsi contro Borgonzoni, 57% contro 43% se lo sfidante fosse il pentastellato Bugani.
25 aprile – Si avvicina il giorno delle Amministrative. La data è ormai ufficiale: si voterà in data unica, il 5 giugno, (ballottaggi il 19).
22 aprile – «Su Bologna la Lega ha presentato una persona (Lucia Borgonzoni, ndr). Vedremo ora come fare nei prossimi incontri per cercare di trovare un accordo», ha spiegato Silvio Berlusconi in merito agli accordi e le alleanze per il voto delle Comunali, dopo le tensioni interne in casa centrodestra. In casa centrosinistra, invece, nelle liste del Partito democratico si candiderà anche Davide Di Noi. Escluso Paolo De Fraia, considerato vicino al movimento delle “Sentinelle in piedi“.
21 aprile – Mario Adinolfi e Gianfranco Amato hanno confermato la nascita di liste del neonato movimento del Popolo della Famiglia in 300 comuni italiani. A Bologna correrà Mirko De Carli, giovane manager.
1 marzo – Il Prc ha deciso di uscire dalla Coalizione Civica di Bologna, dopo la vittoria alle primarie domenica di Federico Martelloni, giuslavorista di Sel, che ha sconfitto la candidata civica Paola Ziccone, sostenuta da Rifondazione.
29 febbraio – Federico Martelloni ha vinto le primarie ed è il candidato sindaco di Coalizione Civica per Bologna alle prossime elezioni amministrative. Appoggiato da Sel-Sinistra Italiana, con il 59,84% dei voti ha battuto Paola Ziccone, che ha ottenuto il 40,16% delle preferenze. Nel mentre Max Bugani ha presentato sul Blog di Beppe Grillo per la cultura cinque punti di programma accompagnati da una clip con il premio Nobel Dario Fo.
Febbraio 2016 – Sarà la capogruppo in consiglio comunale del Carroccio Lucia Borgonzoni la candidata sindaco del centrodestra alle prossime elezioni Comunali a Bologna.
Gennaio 2016 – Virginio Merola ha richiamato il Pd chiedendo di archiviare i malumori e incassando l’impegno dell’ex Cgil Roberto Morgantini, utile per l’alleanza a sinistra.
Dicembre 2015 – A Bologna è stato riconfermato dal Partito democratico come candidato alle prossime Comunali il sindaco uscente Virginio Merola. Ad annunciarlo in una intervista al quotidiano La Repubblica è stato il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini. Nel M5S invece ci sono state una serie di tensioni ed espulsioni. Una di queste è quella di Lorenzo Andraghetti, che aveva chiesto le primarie M5S per la scelta del candidato sindaco, ed è stato espulso del Movimento 5 stelle. Max Bugani , candidato ufficiale, ha respinto qualsiasi ipotesi di consultazioni interne dentro il M5S.
Novembre 2015 – A margine dell’assemblea dei costruttori Ance, il ministro dell’Ambiente Galletti ha replicato al sindaco di Bologna Merola che lo aveva invitato a candidarsi alle prossime amministrative, lanciando un candidato per i moderati. «Io credo che oggi a Bologna ci sia un grande spazio per i moderati, che devono essere rappresentati. Chi può rappresentarli? Lo vedremo. Mancano sei mesi alle elezioni. Le candidature vengono presentate 30 giorni prima. State tranquilli che per quella data un candidato ci sarà».
CANDIDATI BOLOGNA Elezioni Comunali 2016
Per il Pd proverà il bis a Bologna il sindaco uscente Virginio Merola. Il Comune conta oggi circa 11 mila iscritti al Pd, l’80% rispetto all’anno scorso, quando c’erano 14.500 tessere. Cifre lontane dai 19.500 iscritti del 2013.
A sinistra del Pd c’è la Coalizione civica che sarà rappresentata dal candidato Federico Martelloni, che ha vinto le primarie contro Paola Ziccone.
A Bologna il candidato sindaco ufficiale del Movimento 5 stelle è il consigliere uscente Max Bugani. Niente comunarie, anche se un attivista, Lorenzo Andraghetti, ha chiesto un confronto interno sfidando quello che di fatto è il candidato in pectore grillino.
Per il centrodestra, nonostante le tensioni interne a livello nazionale tra le forze del centrodestra, ci sarà soltanto un candidato per Lega-Fi-Fdi-An. Sarà il capogruppo del Carroccio a Palazzo D’Accursio, Lucia Borgonzoni. Forza Italia aveva lanciato il giovane consigliere regionale Galeazzo Bignami, ma alla fine si è deciso di mantenere l’unità su Borgonzoni.
Sarà invece sostenuto da Ncd-Udc il centrista Manes Bernardini, ex leghista oggi candidato “civico”: a suo sostegno come capolista ci sarà Giulio Venturi, giovane nipote di Marco Biagi, il giuslavorista ucciso dalle nuove Br. Presente in lista anche l’ex portiere del Bologna Nello Cusin.
PRIMARIE ELEZIONI COMUNALI BOLOGNA 2016
Niente primarie né in casa Pd, né “Comunarie” in casa M5S. L’unica forza che ha organizzato i gazebo per scegliere il suo candidato sindaco è stata la Coalizione Civica, l’area di sinistra di Sel-movimenti-civiche che ha scelto Federico Martelloni.
SONDAGGI ELEZIONI COMUNALI BOLOGNA 2016
In casa Pd sono fiduciosi per un bis di Merola. L’unico dubbio resta il possibile ballottaggio. A metà aprile, in base a un sondaggio Swg, Virginio Merola veniva dato al 47% dei consensi contro la leghista Lucia Borgonzoni, seconda con il 23%. Vicino quindi alla soglia del 50% per evitare il secondo turno. Dietro Merola e Borgonzoni, solo terzo è il candidato del M5S, Max Bugani con il 19%. Ancora dietro Manes Bernardini, candidato di Ncd-Udc con il 7%. Male la Coalizione civica, stimata al 4%.
DATA ELEZIONI COMUNALI BOLOGNA 2016: QUANDO E COME SI VOTA
Si voterà in un’unica data, il 5 giugno, con eventuale ballottaggio due settimane dopo. Come si voterà? Nei Comuni – come Bologna – con un numero di abitanti superiore a 15mila si vota con una sola scheda, dove sono riportati i nomi dei candidati sindaci e le liste che appoggiano il candidato. L’elettore può esprimere il voto in tre modi:
– segnando una “x” solo sul simbolo della lista. La preferenza va alla lista e al candidato sindaco che questa appoggia;
– tracciando un segno sul simbolo di una lista, indicando nel caso anche la preferenza per uno dei candidati alla carica di Consigliere appartenenti alla stessa lista, e tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato sindaco non collegato alla lista votata. Questo è il caso del “voto disgiunto“;
– tracciando un segno soltanto sul nome del Sindaco, votando così solo per il candidato Sindaco e non per la lista o le liste a quest’ultimo collegate.
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In caso di parità al primo turno, verrà ammesso al ballottaggio il candidato alla lista più votata (maggiore cifra elettorale) e, in caso di ulteriore parità, verrà ammesso il più anziano di età. Al secondo turno viene eletto Sindaco il candidato che ha il maggior numero di voti.
(in copertina foto ANSA/ GIORGIO BENVENUTI)