Il cane ferito salvato dall’elisoccorso
11/07/2017 di Redazione
Un cane in provincia di Brescia è stato soccorso da un elicottero del Cnas, il corpo nazionale soccorso alpino e speleologico. Il salvataggio dell’animale ferito sta provocando diverse polemiche, visto che le missioni di soccorso alpino sono costose e abitualmente utilizzate per evitare situazioni di grave pericolo per la salute delle persone. Dalle ricostruzioni della stampa lombarda il salvataggio sembra sia stato originato da un errore di comprensione degli operatori del Cnas. Quattro escursionisti della provincia di Brescia si trovavano sul passo Miller, a circa 2800 metri di altezza, in Alta Valle Camonica, quando hanno inviato un messaggio in cui comunicavano le loro difficoltà. A quanto risulta dal Corriere della Sera il segnale disturbato non ha fatto comprendere il reale motivo dell’allarme, ovvero il ferimento di un cane degli escursionisti, e così dal Cnas è partito un elicottero per salvare gli alpinisti in difficoltà sul passo Miller. Solo quando il mezzo aereo è atterrato gli operatori hanno compreso come il volo sarebbe servito per trasportare a valle un animale, che è stato poi accompagnato da una degli escursionisti. Il caso ha portato il Cnas a diffondere una nota in cui si rimarca di utilizzare il servizio solo in casi di pericolo e urgenza, visti i suoi costi elevati.
È molto importante, quando si va in montagna con animali, tenere in considerazione anche le loro condizioni di salute, le reali possibilità che hanno di affrontare certi percorsi e lo stile di vita più o meno sedentario che conducono. Loro non possono decidere, ci seguono con fiducia e quindi è necessario che queste valutazioni siano tenute presenti da parte dei proprietari. Inoltre, quando ci si trova in difficoltà, bisogna ricordare sempre che l’elisoccorso è una risorsa cruciale per la comunità, impiegata per salvare la vita delle persone. Ogni minuto di volo ha costi assai elevati, con la presenza a bordo di una équipe altamente qualificata: ogni perdita di tempo può avere conseguenze drammatiche, se si distoglie il servizio dalle reali esigenze
Il salvataggio del cane dovrebbe comunque essere pagato dagli escursionisti, visto che esiste un piano tariffario di Regione Lombardia per gli interventi non sanitari.
Foto copertina: ANSA