La collezione fotografica di Elton John in mostra alla Tate Modern a Londra
12/11/2016 di Alessandro De Simone
ELTON JOHN TATE MODERN –
Dal 10 novembre 2016 al 7 maggio 2017 c’è una ragione in più per fare un salto a Londra. Sir Elton John ha infatti concesso alla Tate Modern la sua collezione privata di immagini moderniste, scatti iconici realizzati tra il 1920 e il 1950. Soggetti e temi tra I più disparati, da normali ritratti a foto documentarie, nature morte e opere sperimentali. Settanta artisti per centocinquanta opere.
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La mostra ha come fiore all’occhiello ben 25 pezzi di Man Ray, ma anche una serie di ritratti dei maggiori artisti del Ventesimo secolo, da Picasso a Matisse e molti altri. The Radical Eye, questo il titolo della exhibition, è anche l’occasione per scoprire il lato nascosto di uno dei più eccentrici e geniali artisti musicali degli ultimi 50 anni. Ha dichiarato Sir Elton John:
“Collezionare fotografie negli ultimi 25 anni mi ha aperto gli occhi su una delle più importanti forme d’arte del secolo. Vorrei che chi esce da questa mostra riflettesse su quanto gli artisti che sono dietro queste immagini abbiano sperimentato e cambiato per sempre la nostra stessa visione di guardare le cose. Parliamo di uomini e donne che sono andati dove nessun altro fotografo era mai stato prima, li considero dei veri pionieri. Molti neanche sapevano che avessi questa collezione, ma l’arte è fatta per essere condivisa e spero che queste fotografia diano a tutti lo stesso piacere che hanno dato a me in questi anni nel trovarle prima e nel guardarle poi”.
Rockstar e arte, una passione condivisa da molti. Pochi giorni fa vi abbiamo parlato della straordinaria collezione di David Bowie, adesso è la volta di Sir Elton John, e non sarà l’ultimo. Lo scopo della mostra è quello di mostrare l’impatto eccezionale che ha avuto il media fotografico nell’immaginario collettivo e quanto fotografi straordinari come Ray, Tina Modotti, Imogen Cunningham abbiano rivoluzionato quest’arte tra gli anni Venti e Quaranta. Il titolo The Radical Eye sta a indicare proprio la sfida che questi artisti si erano preposti e che, di fatto, hanno vinto, se è vero che l’immagine fotografica è oggi, nell’era digitale, la più usata e condivisa nel mondo.
Ma qui non parliamo di Instagram, selfie, food porn, immagini scattate con un dispositivo che ti permette infinite prove e poi di mascherare errori e abbellire una brutta fotografia. Qui parliamo di cogliere un momento che non tornerà più e per cui si aveva solo una possibilità. Una cosa su cui si dovrebbe riflettere di più, in un mondo bombardato da immagini, per la stragrande maggioranza inutili e brutte, che stanno contribuendo alla demolizione dello spirito critico.
Per questo consigliamo vivamente, se progettate un viaggio a Londra, di mettere in programma una deviazione di un paio d’ore alla Tate Modern. Perché riconnettersi con la bellezza fa sempre molto bene.