Emanuele Insinna: il capo della sicurezza Telecom che si suicida
17/04/2014 di Redazione
Emanuele Insinna aveva 54 anni e da 15 lavorava in Telecom. Oggi si è lanciato dall’ottavo piano del palazzo della Compagnia a Parco de Medici, alla periferia di Roma.
LA MORTE, QUESTA MATTINA – Fonti aziendali hanno sottolineato al Corriere che era un dirigente stimato e che, nell’ultimo periodo avrebbe avuto problemi di carattere familiare a causa dei quali era depresso. Il suo corpo è stato trovato oggi da un dipendente della compagnia telefonica, che ha subito chiamato i carabinieri. Secondo una prima ricostruzione Insinna si sarebbe lanciato dall’ultimo piano del palazzo Telecom, a Parco de Medici, intorno alle 11 di giovedì mattina.
LE COINCIDENZE INQUETANTI – Manager di punta della compagnia, capo della sicurezza e ai tempo collaboratore di Giuliano Tavaroli, l’ex responsabile della security Telecom, la divisione divenuta famoso per lo scandalo del dossieraggio illegale praticato dal 1997 al dicembre 2004 nei confronti di dipendenti come di soggetti estranei all’azienda, dotato di un bilancio di oltre 30 milioni di euro.
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IL BISOGNO DI CHIAREZZA – Alle indagini il compito di chiarire se e quanto il gesto sia stato genuino e quali i motivi che lo hanno innescato e chiarire quindi se si sia trattato di un dramma privato o se invece si tratti di qualcosa di più di una coincidenza e Insinna non sia stato spinto alla morte da circostanze che hanno pesanti risvolti penali.