Energia: lo switching conviene?

IL CONFRONTO – Per il Cap inserito non era prevista un’offerta non Aeeg, ma come possiamo vedere dalla banda in verde, è segnato il prezzo per il mercato tutelato, pari a 625 euro l’anno. Il prezzo minore nel mercato libero è garantito dall’Agsm, ovvero l’azienda dell’energia elettrica di Verona, la quale garantisce un prezzo annuo, comprensivo di sconto permanente, di circa 52 euro più basso rispetto ad Edison Energia. Attenzione. L’Aeeg ci ricorda che parliamo di un valore “variabile” i cui prezzi sono quelli odierni. Se ad aprile il prezzo della corrente dovesse salire, salirebbe anche la bolletta. Se invece volessimo vedere cosa esce fuori selezionando “Prezzo fisso”, ovvero un contratto che garantisce come il prezzo non vari per tutto un anno, otteniamo:

LA NON CONVENIENZA DEL DUAL – FUEL – Ovvero, una diminuzione di circa 60 euro rispetto al servizio di maggior tutela. In questo caso la scelta migliore verrebbe da E-On, il quale riesce a fornire, in compagnia di Acea e di Enel Energia, un servizio meno caro di quanto richiesto dallo Stato. Andiamo ora a vedere cosa offre l’Autorità se parliamo del servizio “Dual Fuel”, ovvero delle bollette luce e gas unite insieme, espediente usato negli ultimi tempi dalle aziende fornitrici di energia per unire in un’unica soluzione la bolletta di luce e gas. Secondo l’Aeeg, per lo stesso appartamento sito nella stessa città, avremmo questa tariffa:

IL MONOPOLIO GDF SUEZ – Notare come in questo caso l’unica scelta possibile sia un contratto bloccato garantito da una sola azienda, Gdf Suez. La tariffa minima annuale è di 1,263 euro per l’abbinamento luce e gas. Ma se dovessi scegliere di pagare la fornitura di metano separatamente rispetto alla corrente otterrei questo risultato:

Nel primo schema il prezzo è indicizzato Aeeg mentre nel secondo è bloccato. Basta un rapido sguardo per capire come il mercato sia più economico rispetto al servizio di tutela e come se unissi il gas e la luce secondo i miei desiderata potrei risparmiare rispetto alla bolletta fissa propostami da Gdf – Suez, ovvero 1131,85 (ottenuti dalla somma di Agsm Energia e E-Light Gas di Enel).

IL RISPARMIO – Questi dati confermano quanto emerso dallo studio dell’Osservatorio Supermoney per il quale le tariffe Dual – Fuel non riescono ad essere convenienti per le famiglie. Ciò significa che se la liberalizzazione da un lato facilita la vita del consumatore, questi deve anche essere in grado di capire cosa li convenga davvero. Altrimenti rischia di tornare indietro con la sensazione di aver sbagliato tutto, e di aver pagato con un esborso maggiore in bolletta. Per questo motivo Sardegna Consumatore invita tutti coloro che vogliono compiere il grande salto ad analizzare punto per punto quali sono i pro ed i contro dell’offerta proposta.

CI VUOLE ATTENZIONE – Bisogna valutare i vantaggi, la differenza tra vecchio e nuovo fornitore, il valore delle taglie, l’esistenza di fasce orarie, quali sono le abitudini del nucleo familiare, come regolarsi in caso di consumo maggiorato rispetto a quanto previsto dal proprio contratto o da quello potenziale. E’ necessario valutare la frequenza delle bollette ma sopratutto è necessario fare attenzione a quello che dite al telefono in quanto un consenso a una proposta fatta telefonicamente viene valutata come “accordo” con la modalità del contratto a distanza.

COME RECEDERE – Qualora decidiate di recedere dalla vostra volontà di siglare un accordo con la suddetta azienda avete 10 giorni di tempo dal momento della ricezione dei moduli contrattuali. A quel punto bisogna mandare una nota scritta nel quale si esprime il proprio ripensamento e questa non ha costi di alcun genere. Il contratto viene definito “ricevuto” dall’azienda dieci giorni dopo il suo invio. Ricordate che il ripensamento non è previsto se il contratto è stato siglato negli uffici del venditore. Se invece sono passati dieci giorni si può scegliere di cambiare operatore e di tornare al mercato libero o a quello tutelato.

COLPA DELLE TASSE – Almeno c’è la possibilità di riparare ai propri errori. Risparmiare si può, anzi, si deve. L’importante è farlo con il giusto criterio, anche perché come ha confermato Facile.it, ripreso da Ibtimes, rispetto al resto d’Europa in Italia si arriva a pagare fino a 300 euro in più l’anno per la fornitura di luce e gas. Una cifra importante dettata in larga parte dal peso fiscale che grava sulle tariffe. Certo, da noi la corrente costa di più in quanto importata, ma se usassimo più gli strumenti a nostra disposizione potremmo godere di un gran risparmio.

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