Esibizionismo sentimentale
14/10/2014 di Massimo Zamarion
L’ultima è di ieri. Una proposta di matrimonio durante una manifestazione sportiva, con tanto di microfono alla bocca.
Non ho ancora deciso se questo tipo di spettacolo sia più disgustoso o meno disgustoso di quello delle folle di cretini che applaudono – non si sa che cosa – durante i funerali. Di certo in quanto a bruttezza son fatti l’uno per l’altro.
La bellezza di un funerale sta tutta nella sua nera tristezza. Ma è una malinconia riscaldata da una fiammella di speranza. Insomma, c’è perfino il rischio di uscire dalla chiesa non solo edificati ma pure rasserenati. Ed ecco che questo prezioso stato d’animo viene subito distrutto senza ritegno dai bruti che applaudono e che non si sentono tranquilli – nella loro frigidità morale – se non buttandola in vacca.
Le proposte di matrimonio sulla pubblica piazza sono invece semplicemente sconce. Cosa significa, infatti, dare in pasto al pubblico i propri (presunti) più sacri e delicati sentimenti se non che non si crede in essi, oppure che non li si rispetta? E cosa significa coinvolgere e mettere sotto i riflettori la (presunta) persona amata se non che si è disposti a violare la sua intimità, oppure che si stima che costei è così leggera da prestarsi alla pagliacciata?