Essere postino oggi

Quali sono state le tue prime impressioni?

“Ero molto contento. Mi hanno donato un’attrezzatura che all’epoca ritenevo idonea visto che non avevo ancora idea di quello che sarebbe stato il mio ruolo. Mi dissero subito che la giornata lavorativa sarebbe stata di 6 ore e 27 minuti, seppur priva di pause, il tutto dal lunedì al venerdì. Viste le condizioni, ero convinto che avrei avuto molto tempo libero sia nel weekend sia durante la giornata”.

Qual è la prima cosa di cui ti occupi ogni mattina?

“Arrivo in ufficio intorno alle 6.40 del mattino, timbro il mio cartellino ed inizio a smistare la posta incasellandola nello schedario. Purtroppo il quantitativo di lavoro è tale per cui è pressoché impossibile sistemarlo in una giornata intera, quindi ogni giorno più della metà della posta non viene organizzata”.

Avete possibilità di ritardare la consegna della posta?

“No, perché poi si accumula la posta che arriva il giorno successivo, ed in pochi giorni, se non si resiste, ci si trova sommersi da cassette di plastica gialla piene di materiale”.

I tuoi colleghi riescono a sistemare il loro materiale in una giornata?

“No, l’ufficio è pieno di prodotti che vanno ri-lavorati in quanto molti dei miei colleghi non fanno le cose come andrebbero fatte, perdendo così del tempo, tempo che viene perso anche per via della gestione raccomandate, visto che il luogo preposto si trova ben lontano dalla nostra sede di lavoro, anche se sempre nello stesso stabile”.

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