Fabio Perrone, l’ergastolano e l’evasione da film dall’ospedale di Lecce
06/11/2015 di Redazione
Lecce, un ergastolano di 42 anni, Luigi Perrone, è evaso dall’ospedale Vito Fazzi della città pugliese dopo aver sottratto la pistola dalla fondina di un agente della polizia penitenziaria che lo stava scortando. L’uomo, presa la pistola, ha sparato a un altro poliziotto ferendolo prima di fuggire sparando ancora in aria. Uscito dall’ospedale ha puntato l’arma alla tempia di una donna alla guida della sua Toyota Yaris, le ha rubato l’auto ed è fuggito. Il bilancio è di tre feriti: un poliziotto penitenziario, un vigilante e un paziente del nosocomio. Le forze dell’Ordine stanno cercando Fabio Perrone tra le province di Lecce e Brindisi.
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LECCE ERGASTOLANO EVASO: LUIGI PERRONE SI DOVEVA SOTTOPORRE A UNA COLONSCOPIA
L’uomo era accompagnato dai due agenti all’ospedale per sottoporsi a una colonscopia. L’agente ferito è ora sottoposto a un intervento chirurgico mentre le forze dell’ordine stanno cercando il fuggitivo. Luigi Perrone è stato condannato all’ergastolo per un omicidio compiuto nel 2014 a Trepuzzi, località poco distante da Lecce. La polizia ha predisposto posti di blocco in tutta la zona circostante il capoluogo salentino. L’agente di polizia penitenziaria ferito è stato sottoposto a un’operazione chirurgica e sta bene.
LECCE ERGASTOLANO EVASO: SPARATI 12 COLPI
Dalle prime notizie Fabio Perrone avrebbe sparato 12 colpi di pistola ferendo un agente della penitenziaria, un vigilante e un utente del Vito Fazzi. L’uomo è ritenuto vicino alla Sacra Corona Unita. Dopo che gli sono state sfilate le manette per eseguire una colonscopia, Perrone ha sfilato la pistola dalla fondina di uno dei poliziotti penitenziari che lo scortavano e ha sparato almeno 12 colpi di pistola calibro 9 ferendo alle gambe un agente penitenziario e un utente della struttura ospedaliera. Il vigilante è stato invece travolto dall’auto ed è ricoverato in stato di shock.
LECCE ERGASTOLANO EVASO: LA STORIA DI FABIO PERRONE
Fabio Perrone nel 2014 uccise un 45enne di etnia Rom, Fatmir Markovic. La colpa della vittima? Aver guardato troppo il Perrone in compagnia di due amici e una donna. Tra i due gruppi cominciò una rissa con Makovich che avrebbe schiaffeggiato uno degli amici del pregiudicato che, secondo la polizia, uscì dal locale, prese la pistola in auto e sparò contro il rom e il figlio che nel frattempo si erano nascosti nel bagno del bar “Gold”. Perrone in quel caso sparò 15 colpi di pistola, Makovich venne colpito da sei proiettili, di cui uno fatale. Fabio Perrone venne trovato nascosto in una casa estiva. Nel 2008 finì di scontare una pena di 18 anni di reclusione in quanto coinvolto nelle attività della Sacra Corona Unita.