Fabrizio Corona arrestato, Nina Moric lo sfotte: «Adesso insegna agli angeli a versare l’Iva»

11/10/2016 di Redazione

Ieri l’ex fotografo Fabrizio Corona è tornato in carcere con l’accusa di intestazione fittizia di beni in relazione a 1,7 milioni di euro che erano stati sequestrati nei giorni scorsi (con l’aggravante di aver commesso il fatto durante l’affidamento in prova ai servizi sociali). L’ex moglie Nina Moric ha deciso di ironizzare sull’arresto. «Ciao Fabri adesso insegna gli angeli e versare l’Iva quando c… c’hai voglia», ha scritto la modella e showgirl croata sulla sua pagina Facebook.

 

nina moric fabrizio corona
(Immagine: screenshot dalla pagina Facebook di Nina Moric)

 

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NINA MORIC SU FACEBOOK IRONIZZA SULL’ARRESTO DI FABRIZIO CORONA

La reazione non è certamente passata inosservata agli utenti del social network. Il messaggio di Nina Moric ha ottenuto in poche ore migliaia di like e condivisioni. L’ex moglie di Corona ha risposto ironicamente anche a chi l’ha criticata nei commenti. «Ti rode, eh?», le ha scritto qualcuno. «Sì, hai ragione. Ci volevo andare io al suo posto», la risposta. Eancora, un altro commentatore: «Dice solo sciocchezze, le capisce solo lei». «Se tu leggessi, li capiresti, ma visto che l’ultima cosa che hai letto è stato il libretto della macchina».

FABRIZIO CORONA ARRESTATO CON LA COLLABORATRICE FRANCESCA PERSI

Insieme a Corona ieri è stata arrestata anche la sua collaboratrice Francesca Persi, titolare dell’agenzia Atena, che si occupa di eventi e promozioni. I due sono stati accusati di intestazione fittizia di beni in relazione a 1,7 milioni di euro sequestrati nei giorni scorsi (un mare di contanti nascosti in pacchetti nel controsoffitto di un immobile della Persi). La richiesta di arresto è stata avanzata dal pm della Dda di Milano Paolo Storari e firmata dal gip Paolo Guidi. Il procuratore aggiunto della dda Ilda Boccassini e il pm Paolo Storari, che hanno chiesto e ottenuto l’arresto di Corona, hanno contestato all’ex re di paparazzi la «professionalità nel reato», prevista nell’articolo 105 codice penale.

(Immagine di copertina: ANSA / MATTEO BAZZI)

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