Falsari a Napoli, stampata anche la banconota da 300 euro
27/11/2014 di Redazione
Avevano creato il Napoli Group, ovvero un’organizzazione capace di produrre nella città partenopea il 90% degli euro falsi del mondo, ed erano perfino riusciti a stampare una banconota da 300 euro, un taglio inesistente, poi spacciata in Germania. Parliamo della banda sgominata ieri con 56 ordinanze cautelari, tra Napoli, Caserta e altre città italiani (29 provvedimenti di custodia in carcere, 10 ai domiciliari, 12 provvedimenti di divieto di dimora e 5 di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), eseguite dai carabinieri su ordine della procura di Napoli.
EURO FALSI, COINVOLTA LA MAMMA DELLA BIMBA ABUSATA A CAIVANO – Tra le persone raggiunte da misure restrittive anche Domenica Guardato, mamma della piccola Fortuna, la bambina morta lo scorso 24 giugno dopo essere caduta nel vuoto a Caivano, nel rione Parco Verde. Secondo l’accusa la donna acquistava grosse somme di banconote per poi rivenderle ad altre persone che le spendevano in negozi e supermercati. La donna si è poi difesa negando ogni responsabilità. Raggiunta telefonicamente dai giornalisti ha detto: «Quando sono venuti i carabinieri ho pensato che portassero notizie sull’inchiesta riguardante Fortuna. E invece mi hanno detto che ero destinataria di un divieto di dimora, che dovevo lasciare casa. Ma io con questa cosa dei falsari non c’entro assolutamente nulla».
EURO FALSI, STAMPATI ANCHE GRATTA E VINCI – Oltre a falsificare banconote la banda falsificava anche Gratta e Vinci. Secondo gli inquirenti il Napoli group aveva ottenuto «il controllo completo del mercato internazionale mediante la distribuzione di rilevanti quantitativi di denaro falso immesso in Italia e in ogni parte del mondo». Nelle conversazioni telefoniche banconote e monete venivano indicate con altri nomi, nel tentativo di depistare eventuali investigatori. Le monete, ad esempio, venivano indicate come «scarpe», «pavimenti», «cartoline» o anche «gnocchi»
EURO FALSI, BANCONOTE ANCHE IN AFRICA – Gli euro falsi hanno raggiunto diversi mercati stranieri, anche fuori dai confini europei. i paesi più colpiti sono stati la Francia, la Spagna, la Germania, la Romania, la Bulgaria, l’Albania, il Senegal, il Marocco, la Tunisia e l’Algeria. Nel corso dell’operazione sono state scoperte una stamparia ad Arzano, in provincia di Napoli, e una zecca a Gallicano, in provincia di Roma.