Family day: piazza stracolma fra pioggia e polemiche
20/06/2015 di Redazione
Al grido di “Difendiamo i nostri figli” oggi in piazza a San Giovanni è sceso una parte del mondo cattolico, rappresentato da molte famiglie, pronte a combattere contro il Ddl Cirinnà. Un successo dal.punto di vista dellempresenze, numerose nonostante la pioggia. Una manifestazione nata anche
«per riaffermare il diritto di mamma e papà a educare i figli e fermare la colonizzazione ideologica della teoria Gender nelle scuole e nel Parlamento e bloccare sul nascere il ddl Cirinnà che consentirebbe in prospettiva adozione e utero in affitto per le coppie dello stesso sesso»
Un milione secondo gli organizzatori, con la pioggia o senza, sono ora in piazza per affermare il primato della famiglia tradizionale. Sul palco, svetta un manifesto “difendiamo i nostri figli. Stop gender nelle scuole”. Accanto, un ritratto della Madonna con il Bambino. “Le famiglie sempre un babbo e una mamma”, si legge in uno degli slogan esposto dai manifestanti. C’è persino un un imam sul palco: secondo lui il ddl Cirinnà è un “progetto pericoloso che vuole inquinare i progetti dei nostri figli. Un percorso cattivo per l’umanità”. Numerose le presenze politiche, che però non contano il Ministro Alfano, pur presente nei vecchi Family Day.
Primi cartelloni d’accoglienza a San Giovanni per il #familyday pic.twitter.com/Dk7PvvtDjj
— Leonardo Bianchi (@captblicero) 20 Giugno 2015
LE POLEMICHE
Un appuntamento che però ha riservato non poche polemiche: “Inaccettabile una manifestazione come quella contro le unioni civili che si tiene oggi a Roma – ha fatto sapere il sottosegretario alle riforme del governo Renzi Ivan Scalfarotto dal Milano Pride – Una manifestazione contro i diritti dei propri concittadini da’ l’idea di quanto la battaglia per i diritti lgbt nel nostro Paese sia molto complessa. L’Italia deve fare ancora molta strada, ma non è immobile – ha proseguito Scalfarotto – il parlamento non è immobile. Dobbiamo però comprendere che non si può pensare di modernizzare un Paese se non si permette alle persone di costruire i propri progetti di vita”. “Chi vuole guerre di religione, come gli organizzatori del family day, sbaglia secolo. Le Unioni civili non sono contro qualcuno, ma a favore dei diritti e dell’equita” ha scritto invece su twitter il senatore del Pd Andrea Marcucci, primo firmatario del ddl che istituisce le unioni civili
#FamilyDay, Cattolici in piazza, ma è polemica. Gay Center ribattono: ‘Noi #FamilyGay‘ http://t.co/lLEBsjBCRE pic.twitter.com/eP2QBHy2OO
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) 20 Giugno 2015
Photocredit copertina: Ansa