Fango e polemiche: il maltempo non lascia l’Italia
17/11/2014 di Stefania Carboni
Il maltempo uccide ancora nel Nord Italia. Due persone sono morte sabato notte nel crollo del muro di una villetta a Cerro di Laveno, nel Varesotto, travolta da una frana. A morire Adriana Rochely De Pena Moja, 16 anni, e suo nonno, Giorgio Levati. Nei pressi di Alba, in Piemonte, è morta annegata una giovane ventunenne. La sua auto è uscita fuori strada, finendo nel rio Baraccoi, ingrossato dalle intense precipitazioni. A Genova si cerca ancora il corpo di Luciano Balestrero, 67 anni, uscito da casa sabato sera per spostare la propria auto parcheggiata vicino ad un torrente. La piena lo ha travolto e non si sono più avute sue notizie. A Milano è rientrata invece l’esondazione del Seveso mentre non piove più sul Piemonte ed in Friuli Venezia Giulia. E ora, mentre il cielo regala una piccola tregua domenicale, arriva la conta dei danni. «Mettendo insieme le tre devastazioni dell’ultimo mese i danni a negozianti, aziende e alle opere pubbliche credo che siamo arrivati ad almeno un miliardo di euro», ha precisato il presidente della Liguria Claudio Burlando in visita ai comuni del genovese devastati dall’alluvione. Dall’Australia arriva la replica di Matteo Renzi. Sull’emergenza maltempo, per il premier, ci sono «20 anni di politica regionale da rottamare». Il sottosegretario Graziano Delrio, poi, parlando in prefettura a Genova nel corso di una visita nelle zone maggiormente colpite dai nubifragi ha affermato: «Il patto di stabilità certamente non sarà un problema per i Comuni colpiti dalle alluvioni».
Oggi torna una nuova allerta meteo sul Levante e in Emilia Romagna (dove si monitora il livello del fiume Po).
Il maltempo e il dissesto idrogeologico diventano terreno di scontro per la politica italiana. Oggi il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio visiterà con il prefetto Gabrielli alcuni dei comuni più colpiti: Genova, Alessandria e Milano. Beppe Grillo, leader del Movimento 5 stelle ha invece attaccato il governo in una nota sul suo blog: «Tra un po’ Genova scivolerà in mare e nessuno avrà alcuna responsabilità. La colpa sarà della pioggia. Ma in che Paese vivono Renzie e Alfano? In quello delle fate? Hanno una bomba sotto il culo e morti di pioggia sulla coscienza e fanno solo comizi».
MALTEMPO: EMERGENZA COSTI IN LIGURIA – I costi dell’emergenza sono destinati a sollevare ulteriori polemiche come quella indicata dal governatore ligure Burlando che davanti all’entità dei danni dichiara: «La Regione può fare poco, può passare da 50 a 60, 65 milioni, il sistema degli enti locali arriverà a un centinaio di milioni, poi però interviene il Patto di Stabilità». L’assessore ligure al Bilancio, Pippo Rossetti, ha invece suggerito un intervento finanziario dell’Unione europea, fattibile secondo l’articolo 122 del trattato dell’Unione: «Dovrebbe richiederlo Renzi nel corso del semestre di presidenza italiano, per realizzare un piano straordinario nazionale di difesa del suolo che potrebbe valere 100 miliardi».
MALTEMPO: FRANE NEL CANTON TICINO, GRAVE ITALIANO – Mentre si inizia a discutere su come risollevare comuni e regioni colpite, a Davesco-Soragno, nel Canton Ticino, due donne sono morte e un uomo, un italiano di 44 anni, è in pericolo di vita per il crollo di una palazzina travolta da una frana. Secondo quanto ricostruito sarebbe stato il maltempo a far cedere il muro retrostante causando la frana che ha travolto la palazzina di tre piani. Le condizioni dell’italiano, che sarebbe il compagno di una delle due vittime, si sono aggravate nel corso della giornata.
MALTEMPO: LA VERGOGNA DELLE BARE DEL VALPOLCEVERA – La forte ondata di maltempo che ha colpito l’Italia nord occidentale ha offerto una breve tregua domenicale ma a partire da oggi è previsto un ulteriore peggioramento che si estenderà nel Lazio, Umbria, nord delle Marche, Sardegna e raggiungerà in serata l’Abruzzo e il nord della Campania. Il sole è atteso solo a partire da mercoledì, con il ritorno dell’alta pressione. L’immagine dell’Italia spezzata dal dissesto sulle pagine dei giornali è quella delle bare, perse nella piena del Valpolcevera, a Bolzaneto, dove è crollato un muro del cimitero della Biacca.
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(Foto Palli-Arata/LaPresse)
MALTEMPO: LE PAROLE DI BAGNASCO – E parole di conforto sono arrivate ieri ai liguri da parte dell’arcivescovo Angelo Bagnasco: «Invito tutti i genovesi a non lasciarsi abbattere da questi gravi avvenimenti e a dare sempre prova della loro grinta e della loro volontà e a reagire positivamente».
MALTEMPO: L’INTERVENTO DI RENZI DA SIDNEY – Mentre resta l’allarme rosso per il maltempo in in alcune zone di Liguria, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, dal G20 di Sydney il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha invitato a troncare le polemiche. «Ora – ha detto il premier – mettiamo a posto i danni». Parlando da Sindney Renzi ha risposto alle critiche sostenendo che in alcune regioni il territorio è stato gestito male, costruendo troppo o male. Le sue parole hanno prima innescato una polemica, successivamente fonti di Palazzo Chigi hanno precisato che il premier non aveva nessuna voglia di polemizzare sul dissesto idrogeologico. Ora, è il ragionamento del governo, si proceda con il lavoro, poi si potranno cambiare le regole. «Non parlino di condoni a me: ho fatto piano strutturale a volumi zero. Ora mettiamo a posto i danni», sono state le parole del capo del governo, che sottolinea l’importanza del lavoro dell’unità di missione dei cantieri, la cui esistenza Renzi voluto con forza.
MALTEMPO: DELRIO A GENOVA RASSICURA I SINDACI – La linea del governo è stata poi esposta da Graziano Delrio, oggi in visita nelle zone colpite dal maltempo. «Sulle somme urgenze bisogna procedere. Va riconosciuta la specificità ligure in questo contesto di paese ferito», ha affermato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con una serie di tweet da Genova, prima tappa della sua visita. «L’impegno a dare priorità ai comuni in emergenza sul patto di stabilità – ha scritto – a fianco dei sindaci di Genova che intervengono con la voce rotta». Al termine di un incontro in prefettura a Genova con il governatore Burlando e i sindaci delle zone maggiormente colpite dagli ultimi nubifragi Delrio ha poi affermato: «Il patto di stabilità per il ripristino delle opere pubbliche non deve essere un problema». Sul patto di stabilita – ha affermato ancora Delrio – «non stiamo facendo chiacchiere. Nella legge di stabilità depositata» c’è «quasi il 70 per cento di sconto per il patto di stabilità». Poi «a livello ancora non formalizzato» diciamo «che coloro che hanno avuto calamità avranno priorità nelle assegnazioni del Patto di stabilità e una libertà maggiore rispetto ad altri comuni». «Il 2015 – ha detto ancora il sottosegretario – potrà essere affrontato da questi sindaci con più serenità», anche perché «il governo scrivendo in questi giorni l’emendamento da inserire nella legge di Stabilità». «Uno Stato serio deve essere al fianco di coloro che ripristinano la sicurezza dei cittadini – ha poi aggiunto Delrio nel corso della sua conferenza stampa – senza il timore di essere inquisiti o di non avere risorse. Le leggi esistono, ma prima viene la sicurezza delle persone».
(In copertina uno dei feretri ritrovati dopo il crollo nel cimitero Biacca, a Bolzaneto. I resti difficilmente potranno esser riconosciuti dai parenti e ricollocati correttamente. Foto Palli-Arata / LaPresse)