Festival di Sanremo 2015, Conchita Wurst: Carlo Conti la chiama Tom e la liquida in due minuti
12/02/2015 di Redazione
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Come annunciato, Conchita Wurst è salita sul palco dell’Ariston. E mentre su Twitter, già mentre cantava, usciva ogni tipo di battuta, la peggiore come al solito spettava a Carlo Conti. Che la chiama Tom. Un po’ come se a Pupo il conduttore di Sanremo lo chiamasse Enzo. Lo avrebbe fatto? E non ci sarebbe stata una questione di genere di mezzo. Insomma l’eccezionale prima domanda è stata “Questa barba ti ha aiutato o no?”. E lei le ha risposto alla grande. “Certo che sì. Ma non c’era solo quello. Ma non conta chi sei e da dove vieni. Ma chi sei”. Infine le chiede di mostrare il tatuaggio sulla schiena della madre Helga.
Alla superospite Wurst, insomma, neanche l’onore della playlist o di un’intervista vera. Come volevasi dimostrare.
Sul palco di #Sanremo2015 CONCHITA WURST pic.twitter.com/yo14r1HnoT
— Festival di Sanremo (@SanremoRai) 11 Febbraio 2015
Ma se dico che stasera Conchita e’ brutta da vede’ sembro Gasparri!? #Sanremo #Sanermo2015
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) 11 Febbraio 2015
++++++ Breaking News: “Giovanardi è appena morto di infarto” ++++++ #festivaldisanremo
— David Di Tivoli (@David_IsayBlog) 11 Febbraio 2015
Questa non la dirà nessuno ed è originale originale: donna barbuta… #Sanremo2015 #ConchitaWurst
— Vasco (@vascopirri) 11 Febbraio 2015
Dopo la famiglia Anania Sanremo ospita Conchita Wurst. Solo che lei interviene quando gli Anania stanno già dormendo. #Sanremo2015
— Marco Muscarà (@Marco_Muscara) 11 Febbraio 2015
Peppe Vessicchio me lo ricordavo vestito peggio #ConchitaWurst #festivaldisanremo #sanremo2015
— azael (@azael) 11 Febbraio 2015
Finché che la barba va. #Sanremo2015
— Alessio Viola (@alessioviola) 11 Febbraio 2015
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CONCHITA WURST, CHI È –
Conchita Wurst, al secolo Thomas “Tom” Neuwirth, è una drag queen diventata famosa in tutto il vecchio continente dopo la vittoria all’Eurovision Song Contest 2014, dove rappresentava la sua nazione, l’Austria. Il suo nome – come ha spiegato lei stessa durante i giorni dell’Eurofestival, viene da un gioco di parole proprio della lingua tedesca: la parola “wurst”, infatti, viene usata quando si vuole dire non me ne importa niente, un concetto che Conchita – un nome suggeritole da un’amica cubana – riferisce al proprio aspetto. Neuwirth, infatti, è un uomo che si definisce gender-neutral anche se quando parla di sé usa i pronomi femminili. Nonostante la sua canzone, Rise Like a Phoenix, fosse un inno alla pace e alla libertà, la vittoria di Conchita Wurst non era stata scevra da polemiche, arrivate sopratutto dalla Russia per voce di Vitalij Milonov, uno dei parlamentari fautori della contestata legge “contro la propaganda gay” in vigore in Russia. Milonov aveva dichiarato che la partecipazione della Wurst era «un insulto a milioni di russi», ma la sua canzone ha ottenuto un grande successo anche in terra russa.
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