I 12 momenti ridicoli che non dimenticheremo di Sanremo 2015
16/02/2015 di Valentina Spotti
Dal reggiseno di Arisa alle stecche di Gianna Nannini passando per la battuta di Alessandro Siani al bambino obeso e alla famiglia Anania: tutte le gaffe e i momenti imbarazzanti di questo Festival che, purtroppo, non dimenticheremo tanto presto.
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Scoprili tutti:
- 1. IL REGGISENO (CHE NON C’È) DI ARISA – La prima apparizione di Arisa sul palco dell’Ariston in veste di valletta è di quelle che non si dimenticano: la cantante scende la scala fasciata in un importante abito rosso fuoco, ma non indossa il reggiseno. E la “frequenza di rimbalzo” non passa inosservata, nemmeno su Twitter, dove c’è mancato poco che scattasse la petizione: “una coppa D per Arisa”.
- 2. LA FAMIGLIA ANANIA – Meglio nota come la famiglia con sedici figli: arrivano tutti e diciotto sul palco dell’Ariston dopo neanche un’ora dall’inizio del Festival, il capofamiglia ringrazia lo Spirito Santo e chiama l’applauso del pubblico per Il Signore. Poi se ne vanno, lasciando il pubblico in teatro e da casa in preda a una forma inedita di straniamento brechtiano.
- 3. SIANI E LA BATTUTA AL BAMBINO OBESO – «Ce la fai a rientrare nella poltrona, zio?» – dice Alessandro Siani, comparendo in platea all’inizio della sua ospitata. Una battuta infelice che fa scattare la prima vera polemica di Sanremo 2015: quel bambino era un attore? Cosa voleva significare quel selfie nei camerini? Siani spiegherà tutto il giorno successivo, ma ormai la frittata è fatta.
- 4. IL CORO DI «BACIO, BACIO!» A AL BANO E ROMINA – “Felicità” infiamma il pubblico dell’Ariston, che si lascia trasportare dall’entusiasmo e chiede che la reunion tra Al Bano e Romina venga suggellata da un bacio. Lei ha lo sguardo di chi preferirebbe ispezionare i condotti fognari dell’intera Liguria. Il momento è di quelli che fanno venire la pelle d’oca dall’imbarazzo.
- 5. CARLO CONTI CHE CHIAMA “TOM” CONCHITA WURST – La vincitrice dell’Eurovision Song Contest 2014 è l’ospite di punta della terza serata del Festival. Arriva sul palco ben oltre la mezzanotte, Carlo Conti la chiama Tom – il suo vero nome, anche se lei parla di se stessa come “Conchita” e usa pronomi femminili – e le chiede se per caso la barba l’avesse aiutata a vincere l’Eurofestival. La polemica è doppia: Twitter si dissocia dal comportamento di Conti e le chiede scusa. Poi, a scoppio ritardato, arriva anche il retroscena su un possibile “accordo” per chiamarla Tom invece che Conchita, cosa che lei ha smentito.
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- 6. L’OSPITATA DI PUNTUS – Il monologo non entusiasma, e il comico si rifugia negli stereotipi da barzelletta su italiani e francesi in una serata del Festival, la seconda, dove a regnare è sopratutto la noia.
- 7. L’OMAGGIO A MANGO (CON IL BALLETTO DI ROCÍO) – Un pas à deux durato meno di trenta secondi, con occhio lucido e smorfietta finale della ballerina spagnola è l’omaggio di Sanremo al cantautore scomparso lo scorso dicembre. Il pubblico non apprezza, anzi, rumoreggia.
- 8. L’ANESTETICO DI ARISA – Terza serata, quella dedicata alle cover: Arisa rivela di essere caduta dalle scale e di essersi «un po’ rotta tutta». Però poi rassicura: il medico di Sanremo le ha dato «un ottimo anestetico» che «consiglia a tutti». Poi si fa prendere dalla ridarella un attimo prima di presentare Annalisa, mentre Twitter chiede a gran voce di poter avere un po’ delle sue goccine.
- 9. EMMA CHE VUOLE LA MUSICA DA F***A (E LO RIBADISCE POCO DOPO) – Quarta serata del Festival, ed Emma comincia a mostrare i primi segni di insofferenza: stufa di farsi dare della «camionista», spunta in cima alla scala dell’Ariston, di bianco vestita, pretendendo una musica «da f***a» (testuali parole) per fare un ingresso trionfale.
- 10.CARLO CONTI CHE SBAGLIA TRA RAKELE E AMARA – «A vincere la sfida è… Rakele!» – esclama Carlo Conti, alzando il braccio di Amara. Lei, Rakele, lo guarda con uno sguardo da pietrificare la marmellata. La gaffe è di quelle che ti fanno venire voglia di andare in un angolo a piangere dondolandoti con le ginocchia strette al petto. Ma lui, Carlo Conti, minimizza: «Chiusa una porta si apre un portone». Evabbé.
- 11. LE STECCHE DI GIANNA NANNINI – Sul palco dell’Ariston Gianna forse si fa prendere dall’emozione. O magari non era al massimo della forma. Sia quel che sia, ma la cantante senese è riuscita a scempiare Sei nell’anima, una delle sue canzoni più amate. E il pubblico la fischia.
- 12. LE LETTERE A CARLO CONTI DELLE TRE VALLETTE – Momento C’è Posta per te pochi minuti prima della proclamazione del vincitore: Emma, Arisa e Rocío scrivono una lettera ciascuna a Carlo Conti, che leggono sul palco come nella miglior tradizione Defilippiana. Arisa fa il temino, Rocío si commuove, mentre il succo della lettera di Emma è, più o meno, «mai più, da domani canto e basta».
(Photocredit copertina: Spada/LaPresse)
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