Follia Mexes: rosso, rissa e (presto) una lunga squalifica. Galliani e Inzaghi furiosi
24/01/2015 di Boris Sollazzo
Il Milan non solo ha perso all’Olimpico nel peggiore dei modi, rimontato e umiliato, ma ha dovuto assistere allo spettacolo ignobile di uno dei suoi elementi di maggior esperienza, Philippe Mexes, che subito un calcetto malizioso e pericoloso da Mauri, decide di mettergli, al 91′, una mano al collo. Arriva il rosso per il milanista e il giallo per il capitano laziale, ma il peggio viene dopo.
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Espulso, il difensore va a grandi falcate contro il centrocampista biancazzurro, lo aggredisce, con l’avversario che non reagisce e viene travolto ancora con un braccio al collo. Si sta per scatenare una rissa – Radu viene portato via a fatica dal luogo dello scontro – mentre Diego Lopez accompagna di forza a bordo campo il compagno, sotto gli occhi attoniti di Inzaghi in panchina e quelli terrei di Galliani in tribuna. Pochi minuti prima, per un fallo non fischiatogli, lo stesso Mexes aveva tempestato di pugni il terreno di gioco. Lo attende, ora, una lunga squalifica e, forse, la fine della sua carriera rossonera, non certo indimenticabile.
Ai microfoni più tardi il difensore transalpino, mortificato e stravolto, ha chiesto scusa a tutti non cercando giustificazioni. “Stavamo perdendo, ero nervoso ma ho 33 anni e non ci sono motivi validi per una reazione così: chiedo scusa alla società, all’allenatore, ai miei compagni, a tutti coloro che vedevano la partita, è un comportamento sbagliato. Chiedo scusa, anche a Mauri, che è stato bravo e furbo, ma la colpa è mia”.
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