Foto hot rubate: Jennifer Lawrence e le altre vogliono 100 milioni da Google
03/10/2014 di Redazione
Cento milioni di dollari come risarcimento per aver favorito la circolazione sul web delle foto private sottratte alle star di Hollywood da un ancora misterioso hacker. È la richiesta di risarcimento danni contenuta in una lettera che l’avvocato Marty Singer ha inviato a Google due giorni fa, in un nuovo capitolo della sempre più intricata vicenda delle immagini senza veli delle attrici, che oltre un mese fa, sono trapelate sul web.
CENTO MILIONI DI DOLLARI DI DANNI – Secondo quanto riportato da The Hollywood Reporter, Singer non avrebbe espressamente detto chi sono le sue assistite, ma alcune indiscrezioni lo vedrebbero in qualità di rappresentante legale di Jennifer Lawrence, Kirsten Dunst, Kate Upton e altre vip che si sono viste rubare le foto direttamente dal proprio account iCloud. Nella missiva Singer accusa Google di non aver immediatamente rimosso le foto incriminate da tutte le piattaforme di sua competenza, comprese YouTube e Blogspot. come invece prevede il Digital Millennium Copyright Act, né di aver rispettato i termini di legge per quanto riguarda il controllo dei siti che offrivano quel tipo di contenuti.
LA REPLICA DI GOOGLE – Google però non ci sta e, attraverso un suo portavoce, ha diffuso una replica ufficiale: «Abbiamo rimosso decine di migliaia di foto – e dopo poche ore da quando ci era arrivata la richiesta – e abbiamo chiuso centinaia di account. Internet viene usato per tante buone cose, ma rubare le foto private della gente non è una di queste». Google ha specificato di aver cancellato quelle foto perché queste rappresentavano una violazione delle regole della community circa la violazione della privacy e sulle foto di nudo, e di averlo fatto nel minor tempo possibile, cioè qualche ora.
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LE INDAGINI – Nonostante Google abbia fatto sapere di aver modificato le proprie regole, accettando una richiesta di cancellazione di un contenuto inoltrata anche da parte di terzi, secondo Singer il gigante del web non avrebbe comunque fatto abbastanza per tutelare le dive vittime di furto. La faccenda, quindi, si fa sempre più complessa mentre le indagini l’FBI, che da settimane è a caccia del misterioso hacker, non hanno ancora portato a nessun risultato consistente.
Riceviamo e pubblichiamo la risposta del portavoce di Google
“Abbiamo rimosso decine di migliaia di foto – nell’arco di ore dalla richiesta – e abbiamo chiuso centinaia di account. Internet viene usato in moltissimi modi positivi: rubare le foto private della gente certo non è uno di questi.”
(Photocredit copertina: Evan Agostini/Invision/AP, File – LaPresse)