L’insensata campagna di Diego Fusaro contro l’Erasmus

Diego Fusaro ha lanciato una battaglia contro l’Erasmus. Negli ultimi due giorni, forse perché a corto di argomenti, il filosofo e opinionista assai apprezzato in TV e sui social grazie alle sue continue prese di posizione sempre più provocatorie, in linea con il senso comune gentista forte in particolare su Facebook, si è scatenato contro il programma dell’UE. Fusaro, specializzatosi nel pensiero, diciamo così, sovranista  contrario all’immigrazione e in subordine anche all’euro e al grande capitale, diciamo così, ha attaccato due volte l’Erasmus in due giorni.

DIEGO FUSARO CONTRO L’ERASMUS

Prima sul suo blog, con un post intitolato Erasmus, la nuova naia per educare i giovani al mondialismo svarionato sin dal titolo, e poi oggi su Facebook. Forse Fusaro non ha presente che il programma dell’UE sia stato avviato nel 1987, quindi 30 anni fa. Difficile vedere un qualsiasi nesso con la rimozione della coscrizione obbligataria al servizio militare, che si è affermata più recentemente in Europa.

Abbiamo tolto la leva obbligatoria e abbiamo messo come nuova naia l’Erasmus, per rieducare i giovani al globalismo post-nazionale. Di modo che essi abbandonino ogni radicamento nazionale e ogni residua identità culturale e si consegnino senza coscienza infelice all’erranza planetaria, all’espatrio permanente, al moto diasporico globalizzato e alla centrifugazione postmoderna delle identità. I pedagoghi del mondialismo possono così, con profitto, imporre ai giovani femminilizzati la nuova postura cosmopolita no border

L’Erasmus rappresenta uno dei programmi di maggior successo dell’UE- chi ne ha scritto ne ha beneficiato anche in termini occupazionali, visti che i primi due lavori li ho ottenuti grazie alle mie conoscenze del tedesco imparato all’università di Berlino – ma è stato svolto da una minoranza di studenti. Nel 2012 gli studenti Erasmus rappresentavano il 5% del totale: considerato che chi vi partecipa svolge studi superiori, si tratta di una minoranza di una minoranza, molto lontana da qualsiasi indottrinamento di massa. Nel 2014 l’UE indicava come il totale degli studenti Erasmus fosse poco superiore ai 3 milioni di studenti, in più di 25 anni di programma di mobilità.

IL DOPPIO ATTACCO DI DIEGO FUSARO CONTRO L’ERASMUS

Fusaro, probabilmente consapevole di come l’Erasmus sia un programma sì conosciuto ma svolto da relativamente poche persone, si è subito buttato sulla proposta, molto estiva, del ministro Fedeli sul rendere questo programma obbligatorio per le superiori. Ecco così che una frase buona per riempire le pagine dei giornali estivi dimostra il complotto mondialista svelato da Diego Fusaro. «Ed ecco che ora il ministro – ministro, mi perdonerà la neolingua boldriniana! – Fedeli asserisce trionfale che occorre rendere obbligatorio l’Erasmus per tutti e anticiparlo già alle scuole superiori». Come ricorda Nextquotidiano, da un po’ di tempo il programma UE sembra ossessionare il fronte sovranista, che sembra aver esaurito le cartucce sul tema no euro, viste le ripetute sconfitte. Al di là di legittime differenze d’opinione, sarebbe meglio che anche Fusaro lasciasse perdere una battaglia che non ha né capo né coda.

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