Il futuro dell’auto è senza pilota

19/10/2014 di Mazzetta

Un Caterpillar 797
Un Caterpillar 797

DOVE SONO GIÀ AL LAVORO – Nella miniera di ferro di Jimblebar sei enormi Caterpillar 797 hanno completato nell’aprile scorso un primo test della durata di sei mesi, dopo di che la compagnia Iron Ore ne ha messi in pista altri sei al servizio della miniera di Wheelarra. Gli enormi mezzi sono del tutto autonomi e compiono la loro routine di carico, trasporto e scarico 24/7, fermandosi solo per i rifornimenti e non perdendo un colpo. Il presidente della compagnia ha spiegato la scelta proprio con la maggiore sicurezza e affidabilità offerta dal sistema automatico rispetto ai conducenti umani, che ora non sono più esposti ai rischi presenti lungo le piste che percorrono l’outback australiano a cavallo del Tropico del Capricorno, ma che in definitiva hanno anche finito per perdere il lavoro. Iniziative simili sono già in progetto anche in Canada, dove gli enormi mezzi servono le cave di sabbie bituminose e sembra ovvio che se il loro impiego è tanto conveniente, presto si diffonderanno ovunque siano all’opera questo tipo di mezzi, Mezzi che non sono fatti per frequentare le strade normali, ma che comunque operano in ambienti che pongono problemi non inferiori a quelli posti dal traffico, visto che devono muoversi con ogni tempo là dove le strade sono appena piste battute.

I POSTI DI LAVORO CHE SI PERDERANNO – La disponibilità di auto senza pilota potrebbe paradossalmente portare non solo alla scomparsa di tassisti, corrieri, camionisti e in genere di chi guida per professione, che come molti altri prima di loro perderebbero il lavoro a causa della diffusione dell’automazione, ma potrebbe anche ridurre drasticamente il numero delle auto in circolazione. Ha infatti senso e una grande convenienza ipotizzare che gli automobilisti non più tali del futuro risparmieranno molto associandosi o iscrivendosi a un servizio di noleggio quasi ubiquo che fornisca loro una vettura a richiesta.

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