Garcia sistema Paulo Sousa: la vera sfida è con Sarri

A volte il calcio è un gioco semplice. Se affronti una squadra che esprime un calcio migliore e più sfaccettato del tuo, se non hai un regista puro e in difesa balli parecchio, se davanti hai le ali offensive più veloci del campionato e più in forma del momento, la tua strategia è bella che fatta: Garcia ha così lasciato il possesso palla alla Fiorentina (68%-32%), si è schierato con un 4-1-4-1 guardingo con Dzeko centravanti di raccordo, ha giocato di rimessa e si è ritrovato primo in classifica. A dimostrazione che quando il tecnico francese fa le cose più facili e non si lascia condizionare dalla fenomenite – guarda un po’ – le partite le porta a casa e lo scudetto diventa un orizzonte credibile. Tutto così semplice da far perdere l’aplomb a Paulo Sousa che se l’è presa con l’arbitro (?) e rivendicato una superiore qualità di gioco: in realtà, nonostante le palle gol avute e le buonissime individualità, la sua Fiorentina si è scoperta ancora troppo fragile per competere per il primo posto.

ANSA/ MAURIZIO DEGL'INNOCENTI
ANSA/ MAURIZIO DEGL’INNOCENTI

Chi sicuramente arriverà fino in fondo è il Napoli. Per individualità, gioco e unità di intenti la formazione di Sarri è una macchina perfetta e nonostante le smentite di rito stringe in tasca regolare biglietto per salire a bordo del treno tricolore. La vittoria di ieri sera ne è la dimostrazione: contro il Chievo che in casa aveva perso solo una delle ultime dodici partite, soffrono e combattono fino a trovare l’ottavo risultato utile consecutivo con il primo gol di Higuain in trasferta dopo nove mesi di digiuno. Date le premesse insomma, con ogni probabilità il derby del Sud deciderà le sorti di questo campionato.

LEGGI ANCHE Je suis Valentino Rossi. E Zidane, Maradona, Totti, Senna, Cantona

ANSA / GIUSEPPE ZANARDELLI
ANSA / GIUSEPPE ZANARDELLI

Non molla nemmeno la Lazio – 3-0 tondo al Torino –  e se gli infortuni lasceranno in pace Pioli ce la ritroveremo nelle posizioni più alte della classifica anche a maggio. Sembra invece in affanno l’Inter che in campionato non vince da oltre un mese e segna pochissimo: il big match contro la Roma di sabato prossimo sarà un check point decisivo per le ambizioni degli uomini di Mancini. In risalita la Juventus: il giorno in cui Allegri troverà una maglia da titolare a Dybala e Pogba si ricorderà di essere tra i centrocampisti più ambiti d’Europa, allora Roma e Napoli dovranno stringersi e farle posto in carrozza.

Share this article
TAGS