Gatto nero day di venerdì 17, gli animalisti scrivono al Papa: «Riabilitalo ufficialmente»
17/11/2017 di Alice Bellincioni
Quest’anno il Gatto nero day cade di venerdì 17. Una lieta coincidenza, dato che la giornata è nata proprio per denunciare la discriminazione e i maltrattamenti subiti dai felini, solo per pura superstizione. L’iniziativa è partita dall’Italia, promossa dall’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA) e – giunta alla 14esima edizione – è diventata una giornata internazionale, celebrata anche all’estero. Fortunatamente non in tutto il mondo, perché non in tutti i Paesi esiste la stupida credenza che i felini neromantati portino jella.
C’è chi appoggia il sale sul tavolo prima di passarlo a un commensale, chi ne butta tre pizzichi dietro la schiena quando ne casca un po’, chi il venerdì 17 non esce di casa e chi si ferma quando un gatto nero gli taglia la strada. È superstizione e per quanto sciocca, fin qui non nuoce. Il problema, però, è che in virtù della credenza che li vuole malaugurati, i felini scuri sono vittime da secoli di atroci crudeltà.
LA STORIA DELLA SUPERSTIZIONE PER I GATTI NERI
Vuoi per il colore, vuoi perché girano di notte e al buio sono praticamente invisibili a eccezione dei brillantissimi occhi, i gatti neri sono stati ritenuti nel Medioevo incarnazione di Satana. Nel 1233 papa Gregorio IX emanò la prima bolla di condanna verso i felini scuri, dando l’avvio al loro sterminio: in nome di Dio venivano scorticati, bastonati, arsi vivi, crocifissi e buttati giù dai campanili delle chiese. Col tempo è diventata sempre più forte la loro associazione con le streghe: per una donna bastava prendersi cura di un gatto nero per finire sul rogo. E purtroppo ancora oggi ci sono strascichi di tutto ciò, considerando che le associazioni animaliste calcolano che ogni anno ne vengano uccisi ben 60.000 in tutto il mondo, da gruppi satanisti o associazioni esoteriche. Una mattanza che purtroppo non fa rumore, perché la diffidenza verso questi animali è ancora molto diffusa.
GATTO NERO DAY, LE FOTO DEI MICETTI SUI SOCIAL
Per fortuna in molti si stanno ricredendo e negli anni sono aumentate le persone che scelgono come animale d’affezione proprio un felino neromantato: il Gatto nero day è dedicato anche a loro, che sui social oggi condividono numerosi le immagini dei loro mici.
GATTO NERO DAY 2017: GLI ANIMALISTI SCRIVONO AL PAPA
Oltre alle iniziative sui social e a livello locale – soprattutto a Genova, città simbolo, dato il numero elevatissimo di felini che vivono nei vicoli e vicino al porto – nel Gatto nero day 2017 accadrà un’altra cosa molto importante: il presidente di AIDAA Lorenzo Croce scriverà una lettera a Papa Francesco, per chiedergli la riabilitazione ufficiale del gatto nero da parte della Chiesa cattolica, dopo le bolle medievali. Speriamo che il Pontefice delle aperture, dimostri sensibilità anche verso questi elegantissimi felini e riconosca che la superstizione nei loro confronti è assurda, ingiustificata, anacronistica e anche crudele.
Foto copertina: Pixabay