Donnarumma, è nata una stella: il 16enne portiere del Milan che ricorda Buffon

07/11/2015 di Marco Esposito

Classe 1999. Un adolescente. Un giovane che dovrebbe essere in piena crisi di pubertà. E invece, lui, gioca titolare in Serie A. E non in una squadra qualsiasi: nel Milan, cioè a San Siro, la scala del calcio italiano. Uno stadio che fa tremare le gambe a giocatori ben più esperti.

Il suo nome è Gianluigi Donnarumma. E’ altissimo, quasi due metri, e – secondo tutti gli osservatori – è quello che viene definito un predestinato. Cioè uno dotato di un talento tale che, anche per chi non è un intenditore, diventa evidente che la sua carriera entrerà nella storia del Calcio.

Gianlugi Donnarumma ha fatto il suo esordio nel Milan quest’anno, prendendo il posto di un portiere forte ed esperto come Diego Lopez, uno con oltre 50 presenze nel Real Madrid. E dietro di lui c’è un altro importante giocatore per la storia del Milan: Abbiati, uno che con il Milan ha vinto degli scudetti.

E invece Sinisa Mihajlovic, il tecnico del Milan, ha avuto il un bel fegato: in Italia in pochissimi hanno il coraggio di agire come lui, ovvero di puntare su un giovane. E ha lanciato in campo, da titolare, Gianluigi Donnarumma, un sedicenne in porta a San Siro.

GIANLUIGI DONNARUMMA ESORDIO IN SERIE A

Il suo esordio è stato contro il Sassuolo, dopo una brutta prestazione di Diego Lopez contro il Torino. Scende in campo in serie A a sedici anni e otto mesi, più “vecchio” di Maldini, ma più giovane addirittura di due monumenti, due colleghi, due portieri come lui: Buffon e Peruzzi.

E proprio al paragone con il portierone della Nazionale non può che correre la mente. Buffon fece il suo esordio a sedici anni e nove mesi, proprio contro il Milan, prendendo il posto di Bucci, e facendo capire a tutti, che quella maglia da numero uno non l’avrebbe mai più restituita.

Con Donnarumma rischia di essere lo stesso. Se non tutti erano rimasti convinti dalle sue prime  prestazioni, contro l’Atalanta ha chiuso la bocca a tutti. Una prestazione notevole, migliore in campo dei suoi, tanto da salvare il Milan dalla disfatta casalinga contro i nerazzurri. E, cosa non da poco, il ragazzo è fortunato  (e porta fortuna: il Milan con lui non ha mai perso): l’errore di piazzamento nella punizione di Berardi, così come il gol di Kishna preso sul suo palo, sono sbagli non da poco. Ma sono stati ininfluenti e così ora abbiamo negli occhi solo il poker di miracoli contro i bergamaschi.

GIANLUIGI DONNARUMMA, DA CASTELLAMMARE DI STABIA –

E Gianluigi viene da Castellammare di Stabia. La fabbrica dei portieri, se è vero che da quella striscia di terra vengono numeri uno di grande livello: Gennaro Iezzo, che iniziò nella Juve Stabia per finire nel Napoli, Antonio Mirante, ora al Bologna e appunto, ora, Donnarumma.

E’ solo l’inizio della storia di questo ragazzo venuto dal sud, cresciuto nel Club Napoli, che seguito e inseguito le orme del fratello maggiore Antonio, anche lui portiere, anche lui cresciuto nel Milan.

GIGI DONNARUMMA, ARRIVA L’UNDER 21 –

Gianluigi non avrà neanche il tempo di riposare nella sosta, di ripensare a queste settimane in cui è diventato adulto e la sua vita è cambiata. Gigi Di Biagio, infatti, l’ha convocato per le partite contro Serbia e Lituania, valide per l’Europeo Under 21. Scalzando, per ora, un altro predestinato, Simone Scuffet, anche lui esordiente in serie A da minorenne, a un passo dall’Atletico Madrid due estati fa e ora al Como in serie B. Sarà il secondo di Alessio Cragno, ma scommettiamo che questa condizione durerà poco.

E pensare che quest’estate, in attesa di trovare il suo spazio da titolare, si è accontentato di giocare qualche secondo tempo nelle amichevoli estive. Chiedere, per informazioni a Kroos, a cui ha parato un rigore.

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