Gigetto, il treno Modena-Sassuolo difeso dai pendolari

LE POLEMICHE – Come riporta Modena Today, sarebbe importante evitare quello che è stato definito l’errore della Modena-Vignola, con i passeggeri del treno dirottati sull’autobus con un conseguente aumento del traffico veicolare con tanto d’incidenti. E sarebbe anche opportuno spiegare, come ha chiesto il consigliere regionale Andrea Leoni che in Regione ha chiesto lumi sui 56 milioni di euro spesi in 15 anni per ri-ammodernare la tratta. E poi ci sono i pendolari che su Facebook rispondono alle critiche dell’Ad di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, secondo cui il treno ormai non è più sostenibile nelle piccole città, e dell’assessore Giacobazzi.

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LA QUESTIONE LEGATA AI BIGLIETTI – Ed emerge un quadro abbastanza allarmante. Succede che i pendolari hanno denunciato lo stato d’abbandono della linea. Nelle stazioni, impresenziate, sporche ed incrostate dalle scritte, sono ancora presenti i tabelloni dell’orario 2011. I treni sono vecchi e malmessi, e nonostante le promesse nessuno ha pensato di sostituirli. Ma sopratutto, dallo scorso luglio non è più possibile pagare il biglietto. Le obliteratrici presenti non sono state aggiornate con il nuovo sistema Mi Muovo con il risultato che al di là dell’assenza di una biglietteria nelle stazioni, risulta impossibile fare il biglietto o convalidarlo. Risultato? Si rischia di viaggiare gratis o comunque con un documento di viaggio non valido, con un danno economico notevole alle casse di Tper, l’azienda di trasporto regionale.

IL NODO DELL’EVASIONE – Sempre sulla pagina Facebook  «Salviamo Gigetto, Sì alla ferrovia Modena-Sassuolo», viene proposto un calcolo a spanne che indica quella che potrebbe essere l’evasione a bordo di Gigetto:

Considerando 20 settimane da luglio ad oggi (sono 30), considerando in una settimana 5 giorni (sono 6) da 40 corse al giorno (sono 42) e considerando che su ogni corsa 1 persona non paghi (volontariamente o INVOLONTARIAMENTE) il biglietto da 3 zone, 1 non paghi il biglietto da 2 zone e 1 il biglietto da una zona, si arriverebbe ad un mancato introito di € 24.000,00 (Ventiquattromila euro).

Perché, come si vede da questo grafico fornito da Fer Online, la tariffazione è differente a seconda di chilometro e località:

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Per un prezzo per tre zone (Modena-Sassuolo) di 2 euro e 30 se acquistato in biglietteria o di tre euro se preso a bordo. Ma se al momento non è possibile verificare la bontà dei tagliandi acquistati, esattamente come accadeva nei primi mesi di transizione al nuovo sistema di bigliettazione a bordo dei mezzi Atm e Trenord, appare evidente che si assista ad un mancato introito che potrebbe assumere contorni preoccupanti, se dovessero essere confermate le voci di altri utenti che ritengono il calcolo qui proposto al ribasso definendo il conto fuorviante. Su oltre duemila passeggeri al giorno, il sospetto che l’evasione sia molto più alta è concreto.

QUALI RISPOSTE? – E per questo lo scorso 15 gennaio è arrivata la notizia di una prossima ispezione da parte di un funzionario della Fer alla stazione di Sassuolo che potrebbe portare ad un adeguamento delle macchine obliteratrici. Si arriverebbe così ad una prima soluzione di una vicenda alquanto confusa. Da un lato abbiamo il Comune di Modena che spinge per la chiusura della linea perché costa troppo. E dall’altro ci sono i pendolari che ricordano che il servizio così com’è non va e che chiedono garanzie ed investimenti. In mezzo c’è un sistema di biglietteria non aggiornato che potrebbe aver portato ad un’evasione di decine di migliaia di euro negli ultimi sei mesi, il nodo dell’inquinamento causato dai passaggi a livello e la domanda su dove siano finiti 56 milioni di euro in 15 anni d’investimenti. (Photocredit Luca Di Bartolo / Facebook Salviamo Gigetto, Sì alla ferrovia Modena-Sassuolo)

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