La rivolta contro la censura dell’Arena di Massimo Giletti
26/06/2017 di Redazione
L’Arena chiude, su decisione di Rai Uno che ha deciso di dedicare la domenica pomeriggio solo all’intrattenimento. Una scelta che ha scontentato moltissimo Massimo Giletti, che sembra sempre più orientato a dire addio alla Rai dopo la fine del programma che conduceva, con grande successo, da più di dieci anni. Giletti, conduttore TV, si sente ancora un giornalista, ed è sinceramente dispiaciuto per la fine di una esperienza così importante per lui come L’Arena. La trasmissione andava bene dal punto di vista degli ascolti, con circa 4 milioni di telespettatori in media che ne faceva, di gran lunga, il programma di informazione più seguito sulla TV italiana.
LA CHIUSURA DELL’ARENA DI GILETTI FA ARRABBIARE MENTANA E SALVINI
L’Arena è difesa in particolar modo dal centrodestra, che rimarca come la trasmissione proponesse temi scomodi, sgraditi al governo di turno, ma di grande impatto per il pubblico. MAatteo Salvini ha definito uno scandaloso bavaglio l’addio all’Arena. Anche Carlo Freccero, consigliere d’amministrazione Rai in quota M5S, ha difeso L’Arena, criticando la scelta dei dirigenti di chiudere una trasmissione di successo solo per paura degli incidenti che potevano capitare. Freccero si riferisce a polemiche fastidiose per il Governo o personaggi di potere. Enrico Mentana si è schierato in maniera netta a favore di Giletti, in un post sul suo seguitissimo profilo Facebook.
«Leggo che la Rai toglie l’Arena. Ogni spazio in meno per l’informazione è una perdita, ma quando viene soppresso un appuntamento di successo è un autogol. Spero che Giletti possa rientrare nell’Arena lì o dove vuole». Foto copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MEO