Giubileo 2015, il trasporto pubblico di Roma è un disastro
26/05/2015 di Tommaso Caldarelli
Giubileo 2015, i trasporti di Roma non sono pronti: un vero disastro il traffico della Capitale, che sarebbe il vero “tallone d’Achille” in vista dell’organizzazione dell’anno santo della Misericordia indetto da Papa Francesco e che si aprirà il prossimo dicembre: è il Censis, l’istituto di studi diretto da Giuseppe de Rita a certificare lo stato della città in vista dell’afflusso dei pellegrini con una serie di studi pubblicati periodicamente. Oggi ci si concentra sullo stato, che definire problematico è davvero poco, del trasporto pubblico romano.
GIUBILEO 2015, DISASTRO TRASPORTI A ROMA
Così il Censis che certifica che Roma è “l’unica capitale europea dove il Tpl assorbe appena il 28% della domanda di mobilità” dell’intera città, una percentuale davvero ridicola rispetto alle altre città europee; il tutto considerando che per circa il 60% dei romani il trasporto pubblico è la prima delle emergenze cittadine. Per contro, l’utilizzo del mezzo privato in città raggiunge percentuali senza paragoni in Europa.
A Roma la concentrazione dei mezzi privati è impressionante. All’enorme parco circolante (2,5 milioni di veicoli, di cui 1,9 di automobili) corrisponde un tasso di motorizzazione elevatissimo (856 veicoli ogni 1.000 abitanti), che non ha eguali tra le grandi capitali europee (a Parigi è pari a 415 veicoli ogni 1.000 abitanti, a Londra scende a 398). Di conseguenza, il tempo medio di spostamento di chi viaggia in auto a Roma nelle ore di punta del mattino si attesta sui 45 minuti a causa della congestione del sistema viario.
Il che non è soltanto un problema per la viabilità della città, ma di salute pubblica e di costo sociale che paga ogni singolo romano.
L’inquinamento e il rumore, ma anche i 16.000 incidenti stradali annui, con oltre 20.000 feriti e circa 150 vittime: un fenomeno che in termini complessivi ha un costo sociale stimato in 1,3 miliardi di euro (quasi 500 euro a testa all’anno).
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GIUBILEO 2015, METROPOLITANE BARZELLETTA A ROMA
Roma ha 53 km di metropolitane, una barzelletta se paragonata al metraggio degli impianti delle altre capitali europee: “Si va dai 146 km di Berlino ai 213 km di Parigi, dai 293 km di Madrid fino ai 402 km di Londra”, per non parlare di Monaco di Baviera, città più piccola di Roma che ha da sola il doppio dei km di metro della Capitale d’Italia. Vero è, comunque, che la situazione sta migliorando: ” Degli attuali quasi 60 km di linee (compresa la tratta di 5 km Centocelle-Lodi della linea C di imminente apertura) quasi la metà (il 47%) è stata aperta dal 1995 a oggi: un ritmo di realizzazione (1,4 km l’anno) uguale a quello registrato a Milano nello stesso periodo”.
GIUBILEO 2015, AUTOBUS E MOBILITA’ ALTERNATIVA
A compensare l’offerta della metropolitana dovrebbero arrivare gli autobus, e in effetti Roma ha una delle più estese e capillari linee bus d’Europa. Ma anche qui, non mancano le sorprese.
Nell’ora di punta del mattino il tempo medio di viaggio per chi usa l’autobus si attesta sui 50 minuti per spostamenti che in media sono di poco superiori a 10 km. Questo perché i bus viaggiano lentissimi. Nelle ore di punta, all’interno dell’anello ferroviario la velocità commerciale varia da 12-15 km/h. Scarseggiano le corsie preferenziali (ferme ad appena 100 km di estensione) e i mezzi rimangono invischiati nel traffico, dove è molto diffuso il fenomeno della sosta in doppia fila
Nemmeno la mobilità alternativa se la passa molto bene: nominalmente Roma ha il più alto numero di chilometri di piste ciclabili in Italia, ma quel che conta è il rapporto metri su popolazione.
A Bologna si ha 1 km di pista ciclabile ogni 3.000 residenti, a Firenze ogni 6.500, a Torino ogni 8.100, a Milano ogni 10.000 e nella capitale il valore più basso: 1 km ogni 11.000 abitanti
Chiude il quadro il problema del pendolarismo sia residenziale, con il 26% dei romani che ormai vivono oltre il Grande Raccordo Anulare, sia turistico, con una media giornaliera “di 107.000 persone” che vanno ad aggiungersi ogni giorno alla popolazione cittadina. Questa è la città che a partire da dicembre dovrà accogliere, per un anno, centinaia di migliaia di pellegrini al giorno.
Copertina : Repertorio / Wikimedia Commons