Come funziona il Grande Fratello del Giubileo
08/12/2015 di Redazione
Giubileo, dietro l’evento c’è un’occhio elettronico a vigilare su tutto l’evento e sui fedeli. L’appuntamento, spiega il Messaggero, per i supervisori della sicurezza era all’alba, alle 5.30. Da questa mattina il Grande Fratello della Garbatella così è già attivo, come i meccanismi di sorveglianza previsti per garantire la sicurezza di chi parteciperà alle celebrazioni dell’Anno Santo.
GIUBILEO, L’OCCHIO ELETTRONICO SUI FEDELI –
Spiega il quotidiano romano:
Prima il buongiorno: la videoconferenza con le altre sale operative dislocate tra ministero, Regione, forze dell’ordine e vigili. Poi gli occhi fissi sui monitor che guardano Roma da 2.000 punti di vista differenti. A San Pietro i pellegrini saranno tutti taggati: cioè tracciati e contati con una linea rossa, durante qualsiasi spostamento. Intanto, sempre all’alba, la segreteria tecnica inizierà a scambiarsi informazioni e soluzioni. Alta tecnologia e uomini operativi. Sicurezza, traffico, accoglienza dei pellegrini, trasporti pubblici, gestione dei volontari. Seduti tutti intorno allo stesso tavolo rettangolare ci saranno rappresentanti di prefettura, questura, 118, vigili del fuoco, dirigenti del Comune. Saranno loro a mettere in circolo i dati. Per far partire gli interventi: a questo serve la sala Gestione del Giubileo. Un bunker – ospitato nella sala sistema del Campidoglio attiva dal 2008 – protetto da una porta blindata che si apre solo con impronte digitali», si legge.
GIUBILEO, LA MACCHINA ORGANIZZATIVA E I CONTROLLI –
Secondo quanto prevede il piano sicurezza, nel caso di un eventuale attacco terroristico, l’unità di crisi si sposterebbe alla Prefettura:
«Stesso discorso per le calamità naturali. Di fatto da oggi, per la prima volta, tutte le telecamere delle istituzioni saranno messe a sistema. Sulla sinistra della sala c’è la zona monitor. La logica è quella dei cerchi concentrici: si parte dall’area di San Pietro, poi il raggio si allarga fino ad arrivare a Saxa Rubra, passando dalle piazze-cartolina del centro. L’attenzione di oggi sarà rivolta su San Pietro. Dove per l’occasione si sperimenteranno le telecamere hd. Una tecnologia – si chiama Avigilon – in grado di “taggare” le persone e le cose, dividendole. Questi occhi intelligenti fotograferanno l’istante: registrando tutti i movimenti delle cose (le auto) e delle persone che occuperanno gli spazi dentro e intorno al Colonnato. Esempio: se un pellegrino questa mattina durante la cerimonia dell’apertura della Porta Santa lascerà uno zaino per terra, dopo tre minuti, scatterà l’allarme, alla sala operativa. Al quel punto si attiverà la procedura».
GIUBILEO, GLI INTERVENTI IN CASO DI ALLARME –
Queste sono le procedure previste, secondo quanto riporta il quotidiano romano:
«L’informazione dalla zona monitor sarà trasmessa al tavolo tecnico da dove partirà la decisione di chi far intervenire e come. Roba di pochi secondi. In giro per la città ci saranno 200 radio Treta, affidati ai responsabili delle diverse strutture in campo, che usano un canale ad hoc, in grado di scambiarsi informazioni e dati anche attraverso sms. La sala operativa del Giubileo guiderà la comunicazione radio. Il resto dei controlli è affidato a un sistema cartografico condiviso, realizzato grazie al contributo di Sogei, società informatica del Ministero dell’Economia. L’allerta sicurezza è massima, in codice è «livello quattro». Nel pomeriggio, l’attenzione di questo palazzo a forma di cubo alla Garbatella si sposterà verso piazza di Spagna dove è atteso il Papa. La giornata si annuncia lunghissima e laboriosa «fino a cessate esigenze».