La favola di Giulia Sarti e dell’hacker cattivo
21/11/2013 di Redazione
Galeotto fu il post e chi lo scrisse. Che sia stato l’hacker, il collaboratore o la deputata a 5 Stelle poco importa. Quel che conta è “chiarire” tutto. E Giulia Sarti, deputata del MoVimento 5 Stelle ha provato a dipanare ogni dubbio sull’infelice post sulle pensioni che le è costato persino (per qualche giorno), la pagina Facebook. Ci ha messo qualche dì e non tutti sono rimasti “contenti”.
GIULIA SARTI E L’HACKER – Cosa è successo lo ricorderete tutti. La storia comincia con un post sciagurato, nel senso manzoniano del termine, in cui la Sarti (un hacker, dirà lei dopo), dopo aver abbondantemente insultato i suoi colleghi, sciorinava un calcolo matematico indegno persino di un bambino della scuola elementare.
L’incredibile ignoranza del processo di calcolo poteva forse creare qualche dubbio sull’autenticità del gesto. Forse. Comunque sia c’è chi ha preso la notizia dei 5 mila euro al mese con un certo giubilo:
Il sistema pensionistico immaginato da Giulia #Sarti è la perla di questo inizio di legislatura. Grazie. Veramente. #M5S #pensionea5stelle
— Marco Madonia (@Ma_Madonia) 14 Novembre 2013
Caos in rete, seguaci impazziti. Chi è al timone del suo pc? Dopo i titoloni di diversi giornali online la pagina fan di Sarti muore:
Ed è il silenzio. Lungo, lento e inesorabile. Illuminato solo da una dichiarazione all’HuffPost: non è stata lei. Tutto tace anche da parte dello staff comunicazione. Già i maligni ridevano sotto i baffi, non sapendo che colpo di scena era in agguato e la verità stava per essere ristabilita.
La bestia ignorante era un hacker. Hacker malefico, che aveva sbagliato apposta per gettare fango sull’inerme cittadina pentastellata. Una diabolica mente che si è infilata nel pc della Sarti abituata spesso ad usare wi-fi liberi o labili. Possa la sua anima bruciare negli inferi.
MA – Purtroppo il mondo e brutto, e nessuno è profeta in Patria, perciò le spiegazioni della Sarti non hanno raccolto un grande successo persino sui canali della povera cittadina. Nonostante la spiegazione. Già ieri riportavamo le prime critiche all’inappuntabile post della Sarti:
Nemmeno aggiungere disegnini ha convinto: (Sarti in the middle) e nonostante la teoria:
Il furto delle credenziali di accesso, a quanto mi è stato spiegato, può essere avvenuto in diverse circostanze. Per lavoro, mi è capitato spesso di collegarmi a reti wireless condivise e pubbliche di alberghi, locali pubblici, Trenitalia e quelle disponibili nelle maggiori piazze italiane. Attraverso programmi specifici si può mettere in atto un attacco di intercettazione delle informazioni che attraversano la rete condivisa attraverso la tecnica di ”Man in The Middle” (MITM).
@GiuliaSarti86 you must be kidding. — Andrea Sarubbi (@andreasarubbi) 20 Novembre 2013
LA FINE? – Giulia ci ha provato. Nada da fare. Su Twitter è partito l’hashtag #attaccoaccher, raccolto ora in uno storify da Framino. Leggetelo, ma attenti a riderne: un giorno un hacker potrebbe mettere in bocca anche a voi strampalate riforme pensionistiche. E allora nessuno verrà a salvarvi. Ecco qui la reazione alla spiegazione.
Quelli che fanno ironia:
Il disegnino di @GiuliaSarti86 che spiega il presunto (lol) attacco hacker http://t.co/Xyg18QzZIt — mazzetta (@mazzettam) 20 Novembre 2013
@GiuliaSarti86 dì a messora che la pezza è peggio del buco e che non siamo tutti tonti ciucciatori di matite, grazie — momo momo (@arcanodavvero) 20 Novembre 2013
Ci ha messo qualche giorno Messora per scrivere questo capolavoro di scuse per Giulia Sarti 😀 http://t.co/7glFm6pLGC — mazzetta (@mazzettam) 19 Novembre 2013
Dai Giulia basta :DDD e continua su : https://t.co/JDXDaaxVxC http://t.co/nwkM3Oxxpd — Siamo la Gente (Off) (@SiamolaGenteOff) 20 Novembre 2013
Ma pensa te hanno fatto un https mitm su facebook per pubblicare un conto sbagliato. http://t.co/FfdPW4FNXQ — gatto (@gatto) 20 Novembre 2013
Quelli che la buttano sul meme
è stato un hacker is the new è stato il gatto. http://t.co/B08IxBD2HF — Andrea (@anxillo) 20 Novembre 2013
@GiuliaSarti86 il “me lo ha mangiato il cane” 2.0 — Latente (@latente_flickr) 20 Novembre 2013
Quelli che subito mettono in mezzo la polizia (miscredenti che non siete altro)
@GiuliaSarti86 Come mai non ha smentito subito qui su twitter? Ha sporto denuncia alla PolPost? — carlo fossati (@CarloF0554ti) 19 Novembre 2013
E infine quelli che semplicemente, ne ridono:
VE RIKORDATE IL POST COMIKO CITTADINA #M5S @GiuliaSarti86 SU LE PENSIONI? BEH GOMBLODDOH LANO ACKERATA https://t.co/yBLbkTYLaw PIETA’ WPEPPE — LAGGENTE (@SiamolaGente) 20 Novembre 2013
@SiamolaGente @GiuliaSarti86 pic.twitter.com/nTGN92H9yn — Luca Raffo (@LucaRaffo) 20 Novembre 2013
@GiuliaSarti86 Sono anche hacker imbecilli, con tutto ciò che si può fare con il tuo account, si limitano alle pensioni. Che fortuna, eh sì. — pesa (@pesapesp) 20 Novembre 2013
@GiuliaSarti86 A giudicare dalla tecnica, l’autore dell’attacco è una sirena hacker, con un microchip installato nella pinna. #kazzenger — Valerio Mammone (@ValerioMammone) 20 Novembre 2013
Ci sono perfino i grammar-nazi:
@SiamolaGente @GiuliaSarti86 la colpa per quel “da fastidio” maiuscolo, grassetto e non accentato a chi la diamo? pic.twitter.com/CjaTfGPton
— Grammar Nazi Italia (@GrammarNaziIT) 20 Novembre 2013
attenzione @GiuliaSarti86, l’hacker ha violato il tuo sito e ha scritto DA FASTIDIO senza accento @LLBruz @ricpuglisi
— filcata (@filcata1) 20 Novembre 2013
I campioni sulla sua pagina fan sono due commenti che hanno superato i 100 like: “Ottima arrampicata sugli specchi, Giulia. Davvero spettacolare. Forse qualche bambino dell’asilo se la beve, ma solo se non ha mai usato un PC. Ed è interessante, talmente interessante che TUTTI stiamo aspettando che tu posti la COPIA della DENUNCIA alla polizia postale del reato, perchè SE FOSSE VERO sarebbe un REATO, lo sai, vero?” oppure “Pure io ho subìto un #attaccoaccher e adesso se vado sui siti con le donne nude, le vedo vestite”.
Che dire. Siete l’Italia che non vuole bene. Manco a Giulia Sarti.