Gli proibiscono di fare il mercatino. «Trans di m***a.». Caos a Peschiera del Garda
30/06/2017 di Stefania Carboni
«Questo è il trans di merda che vuole fare il mercatino». A Pescheria del Garda è polemica perché un consigliere della maggioranza, per errore, ha inoltrato un messaggio WhatsApp alla persona sbagliata, ovvero proprio quel trans a cui non è stato possibile partecipare al consueto mercatino Hand made.
Ma procediamo per ordine. A raccontare la storia di Alessio è l’avvocato e responsabile diritti di Sinistra italiana, Cathy La Torre, sui social. «Accade a Peschiera del Garda che Alessio, un uomo trans, venga escluso da un mercatino di artigianato.
Sua unica fonte di guadagno. Senza motivo o giustificazione».
ricevuto il no Alessio ha contattato il municipio per chiedere spiegazioni. Gli è stato risposto che prima che non c’è posto, e poi che i suoi prodotti non sono al 100% artigianali. «Alessio – spiega Cathy – usa il computer solo per una parte dei suoi lavori, il resto è fatto artigianalmente- spiega La Torre- e in ogni caso quelle che gli arrivano sono risposte informali, di ufficiale non c’è nulla». Il ragazzo non molla. Chiama il Comune e fissa un appuntamento col consigliere delegato per avere spiegazioni. Nel giro di poco tempo l’appuntamento viene disdetto.
Alessio insiste. Contatta il consigliere via telefono.
Allora Alessio trova il numero di cellulare di questo Consigliere, pubblico sul sito del Comune.
Lo contatta per chiedergli un appuntamento.
Il Consigliere gli dice di prendere appuntamento presso la segreteria e di non importunarlo.
Alessio risponde scusandosi e precisando che il numero é pubblico.
E qui viene il peggio di tutta la storia. «Dopo 15 minuti – racconta La Torre – però, al mio cliente arriva quel whatsapp ingiurioso, che il consigliere, evidentemente, voleva mandare a qualcuno del suo entourage, qualcuno al quale la vicenda dell’esclusione era nota». La Torre seguirà la causa per ingiurie. Il caso scoppia a livello comunale. Mirjana Stampfer, della minoranza, ha commentato il post sulla testata locale Garda Week scusandosi e annunciando un’interrogazione ed un esposto alla prefettura.