Gp Valencia: ultimo atto per Valentino Rossi

VALENTINO ROSSI, LA BUFERA –

A destare l’attenzione sono innanzitutto le frasi dei piloti pronunciate a fine gara e nelle interviste dei giorni successivi. «Marc voleva farmi perdere il mondiale e ci è riuscito», dice Valentino Rossi il giorno del Gran Premio. «Una moto – spiega – non cade per un calcio come il mio. Marc è caduto perché mi ha toccato con la mano destra. Non volevo farlo cadere, ma ero allo sfinimento, volevo solo rallentarlo per allungare». Nemmeno la versione di Marc Marquez non si fa attendere. Lo spagnolo respinge in maniera secca ogni accusa, e attacca l’avversario: «Mi ha dato un calcio. Ora spero che finisca qui, ma non credo che sarà così», è una delle sue dichiarazioni. «Nel calcio – dice ancora accusando il Dottore – questo sarebbe stato un cartellino rosso, invece io ero al box a guardare la gara e lui continuava a girare». Frecciate che gettano benzina sul fuoco.

VALENTINO ROSSI, I DUBBI –

A partire da lunedì 26 ottobre il dibattito diventa infuocato. Mentre Valentino Rossi ripete che la sua sarebbe stata solo una piccola reazione all’ostruzionismo di Marc Marquez (che avrebbe fatto di tutto per innervosirlo e per fargli perdere tempo e punti) su Internet vengono iper-condivisi diversi filmati che mettono in dubbio la versione del pilota spagnolo, avvalorando quindi la tesi del campione italiano. Su Facebook rimbalzano di bacheca in bacheca immagini che mostrano tutti i contatti tra i due centauri nei primi sette giri della gara, evidenziando ripetuti tentativi da parte di Marc Marquez di infastidire Valentino Rossi. Con rapidità si diffondono soprattutto i video che mostrano come, alla fatidica curva 14 del settimo giro, sia stato lo spagnolo della Honda per prima ad avvicinarsi (con la testa) pericolosamente al pilota italiano (che intanto viene scagionato intanto perfino da un direttore di gara).

VALENTINO ROSSI, LA SOLIDARIETÀ –

L’amarezza del campione è palpabile. Valentino Rossi prima valuta (nel dopo-gara) la possibilità di non partire per Valencia. Poi, due giorni dopo, conferma di partire. Nel frattempo viene travolto da numerosi messaggi di solidarietà pervenuti sia da semplici tifosi che da personaggi famosi. Tra coloro che manifestano pubblicamente la loro vicinanza a Valentino Rossi (spesso rilanciando il famoso hashtag #iostoconvale) ci sono ad esempio la rockstar Vasco Rossi, il premier Matteo Renzi, l’allenatore dell’Inter Roberto Mancini e gli ex calciatori nerazzurri Xavier Zanetti e Dejan Stankovic, Cesare Cremonini. Attestati di stima che non servono però a cambiare concretamente l’opinione di chi la vicenda della caduta di Marc Marquez e del calcio di Valentino Rossi potrebbe riscriverla.

VALENTINO ROSSI, IL RICORSO –

Il 30 ottobre i legali di Valentino Rossi presentano un ricorso contro la sanzione dei Commissari Fim. Ma l’appello al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna si conclude con esito negativo. Il verdetto arriva a tre giorni dalla gara decisiva. Il Tas – fanno sapere il 5 novembre i giudici in una nota – «ha respinto la richiesta di sospensiva presentata da Valentino Rossi dell’esecutività della decisione presa dai giudici di gara il 25 ottobre del 2015». «Dopo la gara in Malesia – spiegano ancora dal Tas – la Direzione Gara ha valutato che Valentino Rossi aveva investito deliberatamente Marc Marquez al fine di costringerlo ad andare fuori linea, il conseguente contatto ha causato la caduta di Marquez che è finito fuori gara».

GP VALENCIA VALENTINO ROSSI, LE CHANCES –

Ai tifosi, dunque, non resta che sperare nell’impresa, che stando alle quote dei bookmaker non è certamente impossibile. Nella settimana che precede il Gran Premio di Valencia a Valentino Rossi viene attribuita dalle agenzie di scommesse circa una possibilità su 3 di conquistare il Mondiale e circa una probabilità su 10 di vincere la gara in Spagna. Dopo le prove libere del venerdì (nelle quali Jorge Lorenzo ottiene il secondo tempo) le quote si spostano di poco (a favore dello spagnolo, però). È un segnale che quella speranza vale la pena non spegnerla. Occhi puntati sui piazzamenti, allora: per portare a casa il campionato di MotoGp il Dottore deve necessariamente arrivare a poche posizioni di distanza da Jorge Lorenzo. (Foto di copertina: MOHD RASFAN / AFP / Getty Images)

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