Graziano Delrio: “Se Verdini vuole entrare in maggioranza la coalizione ne discuterà”
19/10/2015 di Redazione
“Se Verdini fonda un partito suo e chiede di entrare in maggioranza, la coalizione ne discutera’. Ritengo che questo governo abbia una forte caratterizzazione di centrosinistra e se volesse entrare in coalizione un partito di formazione diversa, ne dovremmo discutere”. Così il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio intervistato su La7. L’ex sindaco di Reggio Emilia sembra chiudere al transfuga di Forza Italia e attuale anima di Area Popolare, ma non del tutto.
GRAZIANO DELRIO: “VERDINI? COERENTE NEL SOSTEGNO ALLE RIFORME”
Graziano Delrio ha confermato che non ci sono progetti con Denis Verdini: “Matteo Renzi è impegnato a costruire un partito sempre più riformista. abbiamo chiesto a tutte le forze politiche di convergere sulle modifiche alla Costituzione. Verdini in questo è stato coerente”. La sua coerenza però non presuppone ad un ingresso nella maggioranza. E Delrio ne approfitta per rivendicare la sua storia politica: “Io sono nato con l’Ulivo e sono cresciuto con il sogno del Pd e come semplice militante miro che si rafforzi quel progetto e non lo vedo in crisi”. Niente altri progetti, niente Partito della Nazione e niente si automatico ad un ingresso di Denis Verdini nella maggioranza, rispondendo ai forzisti ex compagni di partito del fu fedelissimo di Silvio Berlusconi: “Forse c’è qualcuno del centrodestra che non vede bene il fatto che stiamo portando avanti un programma di riforme”.
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GRAZIANO DELRIO: NEL 2016 LA SALERNO-REGGIO CALABRIA SARA’ FINITA
Una volta parlato dell’attualità politica, si parla di futuro del Paese. E Graziano Delrio si lascia andare ad una dichiarazione forse coraggiosa. Nel 2016 la Salerno – Reggio Calabria sarà conclusa: “Siamo molto avanti, al 92 per cento di realizzazione. Il 2016 è la data per un’autostrada normale”. E rimanendo in tema di infrastrutture, inevitabile un riferimento alla Tav ed al processo che ha visto protagonista lo scrittore Erri De Luca, assolto dall’accusa di istigazione a delinquere. Graziano Delrio si dichiara soddisfatto, ma con riserva: “sono sempre d’accordo a difendere il diritto di parole, anche quando la parola è sbagliata. Ed in questo caso era sbagliata, assolutamente si. Sono un amante dello scrittore De Luca ma la parola che lui ha usato per definire la Tav è sbagliata. Una cosa è buttare un fiammifero sulla sabbia, altra cosa buttarlo su una tanica di benzina”.
GRAZIANO DELRIO: “ABOLIZIONE DI IMU E TASI? UN VANTAGGIO PER I CETI MEDIO BASSI”
Parlando di legge di stabilità, Graziano Delrio difende l’operato dell’esecutivo a partire dall’abolizione della tassa sulla casa: “un forte vantaggio per i ceti-medio bassi ed è una semplificazione”, aggiungendo come la legge di Stabilità sia “una manovra anti austerity. Stimoliamo i consumi e gli investimenti”. Certo il tema delle tasse sulla casa tiene banco e Delrio ne approfitta per una “picconata” ai danni di Pierluigi Bersani, accusato di avere torto sull’abolizione di Tasi e Imu: “Viene tolta una tassa per 20 milioni di italiani e mantenere una tassa per 100mila unità immobiliari di pregio sarebbe il contrario della semplificazione. Come al solito si guarda al particolare e si perde di vista la visione generale. Non sono abituato a dare diktat al Parlamento ma penso che si tratta di un provvedimento dove tutto si tiene”.
GRAZIANO DELRIO: “UNIONI CIVILI? QUESTIONE DI COSCIENZA”
Capitolo Unioni Civili e voto segreto in aula. Graziano Delrio allontana la questione incaricando la magistratura di trovare una soluzione sulla stepchild adoption, ovvero la possibilità di adottare il figlio del partner in una coppia gay: “sarei per lasciare al giudice la possibilità di valutare la situazione oggettiva, perché la norma non riesce a prevedere tutto, è una questione di grande delicatezza. su questo tema è giusta la libertà di coscienza. Sulle unioni civili? Sono a favore di avere rapidamente una legge.
GRAZIANO DELRIO: LE PRIMARIE? SI POSSONO ANCHE EVITARE
Per quanto riguarda il futuro Graziano Delrio ha detto di essere con Matteo Renzi, impegnato a “creare un Pd più forte. Non voglio fare una polemica con la minoranza, ma ad esempio sul Job Act dicevano che toglievamo diritti e invece tutti oggi osservano che ne abbiamo aggiunti. Non vedo un Pd in crisi, anzi. Siamo il partito di centrosinistra più forte in Europa, l’unica Sinistra di governo credibile”. Un centrosinistra che sembra anche pronto a chiudere sul tema primarie in previsione delle prossime comunali a Milano, Roma e Napoli: “ma se i partiti locali dovessero convergere su un unico candidato si possono anche evitare”. (Photocredit copertina ANSA/GIUSEPPE LAMI)