Grecia, Alexis Tsipras parlerà al Parlamento Europeo. Merkel: «Mancano ancora le basi per negoziare»

Grecia, ore 20.58 – «C’è la volontà politica di darci un’altra possibilità». Lo ha detto il neo ministro delle Finanze greco Euclide Tsakalotos lasciando il Justus Lipsius, il palazzo dove è in corso il vertice straordinario dell’Eurozona sulla Grecia.

Grecia, ore 20.11 – Clima sereno tra Alexis Tsipras e i capi della Germania, la Francia e la Commissione europea. Secondo le informazioni ricevute da Pressproject, la Grecia farà una domanda di finanziamento a breve termine per la fine di luglio, con un “programma pilota” che potrebbe essere approvato dall’Eurogruppo.

Grecia, ore 20.00 – Domani il governo greco presenterà il “la base comune” per un accordo praticabile.
Secondo fonti governative il quartetto (Tsipras, Merkel, Hollande e Juncker) discuterà una road map in vista della raggiunta di un accordo. La proposta greca è in vigore fino alla fine del mese, anche se saranno ascoltate altre proposte con l’obiettivo di avere una intesa praticabile.
Domani l’Eurogruppo si riunirà in videoconferenza per esaminare l’idea ellenica.

Grecia, ore 19.48 – Dall’Eurosummit emerge come la Grecia sia pronta ad accettare una soluzione a breve termine prima dell’accordo finale. A rivelarlo PressProject.

Grecia, ore 19.20 – Incontro tra Djisselbloem e Gabriel domani a Berlino. Il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem ha in programma un incontro con il vice cancelliere tedesco Sigmar Gabriel per domani.

Grecia, ore 18.39 – «Dopo la fine del secondo programma di aiuti e dopo il no molto chiaro al referendum non ci sono ancora le condizioni per cominciare oggi le trattative nel quadro del programma dell’Esm». Lo ha detto la cancelliera Angela Merkel, al suo arrivo a Bruxelles, aggiungendo che per pervenire a un accordo «non è questione di settimane ma di pochi giorni». «Senza solidarietà – ah detto ancora – non c’è possibilità di aiuto e senza riforme non sarà possibile andare dove vogliamo andare».

Grecia, ore 18.19 – «L’Europa così come è non va. Ha bisogno di investire sull’occupazione, la crescita. La mia preoccupazione è che l’Europa rimanga vittima delle sue procedure. Io credo che la situazione Grecia con un po’ di buona volontà si possa risolvere». Così il premier Matteo Renzi al vertice Eurozona. «Se noi non riusciamo a spostare il focus dai parametri economici allora non va bene. Una soluzione tecnica per la Grecia si può trovare ma un soluzione politica per l’Europa è auspicabile». «Il Truman show dei media parla solo della Grecia. A noi sta a cuore. Ma è fondamentale sottolineare che se l’Europa non sceglie crescita e futuro. Questa Europa è finita». «Dove stare – ha detto Renzi – lo devono decidere innanzitutto i governanti greci, e io credo che dal loro punto di vista ci sia tutto l’interesse a restare nell’euro». Ma per rimanere, ha ricordato, «occorre seguire delle regole, che possono essere sì interpretate con un po’ di flessibilità, ma come sanno tutti i paesi dell’Euro, tutti, vanno seguite». Ecco perché secondo il presidente del Consiglio «faranno di tutto per fare un accordo» e «credo che, probabilmente non oggi ma nelle prossime ore, questo accordo possa essere trovato».

Grecia, ore 17.52 – «Responsabilità, solidarietà e rapidità». Ha chiesto questo il presidente francese Francois Hollande al suo arrivo all’Eurosummit. «La Grecia ha enunciato la sua proposta all’Eurogruppo – afferma – ma deve essere precisata, completata e finalizzata». Secondo Merkel non ci sono le possibilità per poter chiudere entro oggi un accordo.

Grecia, ore 17.42 – Colloquio telefonico tra il presidente americano, Barack Obama e il premier greco Alexis Tsipras. Quest’ultimo – secondo quanto riferiscono alcuni media internazionali – avrebbe aggiornato il leader Usa sulla situazione nel Paese ellenico e sulla richiesta di Atene ai partner. Obama avrebbe auspicato un buon esito delle trattative.

Grecia, ore 17.40 -Prima dell’Eurosummit incontro a 4 tra Merkel, Hollande, Tsipras e Juncker. Lo rivelano fonti vicine al negoziato.

Grecia, ore 17.35 – «Siamo ancora in attesa che i greci presentino la richiesta formale di programma e abbiamo suggerito che ai fini della credibilità delle proposte ci sia una precisa definizione delle azioni prioritarie o meglio ancora se il Parlamento nelle prossime ore potesse adottare delle riforme», ha commentato il ministro Pier Carlo Padoan.

Grecia, ore 17.28 – Mancano ancora le basi per negoziare sulla Grecia. Lo ha detto la cancelliera Angela Merkel arrivando all’Eurosummit a Bruxelles.

Grecia, ore 17.20 – «Dipende dal signor Tsipras». Il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker all’arrivo dell’Eurosummit chiamato a trovare una soluzione alla crisi greca commenta così la situazione ellenica.

Grecia, ore 17.07 – Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è a Bruxelles dove questa sera parteciperà alla riunione straordinaria dei capi di Stato e di governo dell’Eurozona. Prima del vertice, in programma per le 18, Renzi è da poco giunto all’incontro dei leader della famiglia socialdemocratica, al quale partecipano in particolare il presidente francese Francois Hollande, il vicecancelliere tedesco Sigmar Gabriel, il premier austriaco Werner Faymann. Al suo arrivo al “prevertice” del Pse, Renzi non ha rilasciato dichiarazioni.

Grecia, ore 17.03 – «I greci ci manderanno una richiesta di aiuti Esm entro domattina, e un nuovo Eurogruppo telefonico la valuterà, poi ci invieranno una lista di riforme», ha precisato il presidente Jeroen Dijsselbloem al termine dell’Eurogruppo.

Grecia, ore 17.00 – «Vorremmo ricevere una proposta scritta» da parte della Grecia «molto rapidamente». Lo ha detto il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem al termine dell’Eurogruppo sulla Grecia. Domani previsto nuovo Eurogruppo.

Grecia, ore 16.56 – «E’ stata una buona conversazione, ci aspettiamo una richiesta di aiuti Esm tra qualche ora, ma sarà un programma con forti condizionalità»: lo ha detto il ministro delle Finanze finlandese Alexander Stubb.

Grecia, ore 16.53 – La proposta che sarà presentata dal governo greco ai partner sarà basata su quella presentata dal Presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, il 26 giugno, ma con alcune modifiche. Lo scrive il sito greco in.gr . Alcuni membri dell’eurozona sarebbero però favorevoli a un “programma ponte” – piuttosto che a un programma di due anni di sostegno da parte del meccanismo europeo di sostegno (ESM) ipotizzato da Atene – che durerebbe fino a quando il governo greco voterà su alcune delle misure concordate, provando la sua volontà di fare le riforme. Grazie a questo “programma ponte” si aprirebbero temporaneamente i finanziamenti delle banche greche da parte della Bce e ciò consentirebbe ad Atene di pagare il debito verso la Banca centrale in scadenza il 20 luglio.

Grecia, ore 16.46 – Il premier greco Alexis Tsipras vedrà la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese, Francois Hollande prima dell’Eurosummit di stasera. Lo rendono noto fonti greche.

Grecia, ore 16.27 – Secondo fonti dell’eurozona, la delegazione greca ha fatto ora una presentazione orale, mentre domani arriverà il testo scritto delle proposte di Atene. Secondo altre fonti, dovrebbe essere Tsipras a parlarne all’Eurosummit di stasera.

Grecia, ore 16.18 – «Dopo la nostra conversazione telefonica Tsipras ha confermato che verrà alla plenaria del Parlamento europeo domattina», a dirlo è il presidente del Parlamento Ue Martin Schulz. Secondo fonti il premier greco potrebbe presentare il suo piano in quell’occasione.

Grecia, ore 16.15 – Anche la rivista Press project riferisce della confusione sull’esistenza o meno di una proposta greca all’Eurogruppo. Il neoministro Tsakalotos riferisce di aver fatto una buona presentazione, senza precisare però alcuna proposta reale. Non è chiaro se sul tavolo dell’Eurogruppo ci sia stata o meno la presenza delle medesime proposte preparate per l’ultimo Eurogruppo.

Grecia, ore 16.12 – Un’altra precisazione da Eurogruppo. Il governo greco avrebbe presentato oggi le stesse proposte preparate in vista dell’ultimo Eurogruppo che non erano state mai discusse in quanto in tale occasione i ministri delle Finanze avevano preferito attendere il risultato referendario. A riferirlo alla agenzia Radiocor un portavoce del governo greco spiegando che ora il governo di Atene attende i commenti dei creditori.

Grecia, ore 16.07 – Atene ha in programma di chiedere aiuto all’Esm, il fondo salvastati permanente europeo. Lo rivela il giornale tedesco Handelsblatt, citando fonti europee, secondo le quali il governo di Atene avrebbe anticipato questa richiesta all’Eurogruppo, senza però presentarla per iscritto.

Grecia, ore 15.49 – Tsipras parlerà domani al Parlamento Europeo. In quella sede avanzerà la sua proposta. A riferirlo l’agenzia Reuters

Grecia, ore 15.48 – Il Presidente dell’Eurogruppo Dijsselbloem darà una breve dichiarazione alla stampa fra pochi minuti.

Grecia, ore 15.43 – Qualora la Grecia uscisse dall’eurozona, la nuova dracma greca potrebbe contare tra i 25 e i 50 centesimi di euro. A riferirlo il miliardario Usa Wilbur Ross in un’intervista alla CNBC. Secondo Wilbur la “Grexit” sarebbe «un bel brutto haircut (taglio) per il popolo ellenico».

Grecia, ore 15.38 – Le borse europee restano negative, ma senza mostrare segni di panico. Francoforte segna -0,83%, Londra -0,35%, Parigi -1,1%, Milano -0,74%, Madrid -0,84%.

Grecia, ore 15.32 – Fonti della BCE precisano a Reuteurs che «non si può essere troppo generosi con prestiti di emergenza»

Grecia, ore 15.30 – Prokopis Pavlopoulos ha scritto a Donald Tusk: «L’obiettivo comune, in questo contesto, è la ricerca di una soluzione che garantisca di coprire, sufficientemente, i bisogni finanziari del paese, riforme credibili, sulla base di un’equa ripartizione degli oneri e la promozione della crescita, con il minor numero possibile di conseguenze recessive». E poi aggiunge nella lista «un programma di sviluppo forte, orientato principalmente per affrontare la disoccupazione e incoraggiare l’imprenditorialità» e «in impegno per una discussione sostanziale sul problema della sostenibilità del debito pubblico greco».

Grecia, ore 15.20 – La delegazione greca si è presentata oggi all’Eurogruppo senza alcuna proposta. A rivelarlo è l’inviata per Kathimerini Eleni Varvitsiotis. Le proposte saranno presentate domani.

Grecia, ore 13.22 – «Siamo qui con spirito costruttivo per cercare di trovare un accordo, naturalmente molto dipendera’ da come si porra’ il governo greco, io spero si ponga con spirito costruttivo», ha dichiarato il nostro ministro Pier Carlo Padoan prima dell’Eurogruppo.

Grecia, ore 13.10 – Sulla Grecia è intervenuto anche il nostro premier, in visita al Cern. «Sto per andare a Bruxelles in un ennesimo dibattito sull’Europa. Ma – ha detto Matteo Renzi – c’è un problema più grande dell’emergenza Grecia, il problema di che tipo di Europa vogliamo per il futuro» e per costruire «un’Europa politica, non solo economica», «c’è bisogno di tutta la nostra intelligenza».

Grecia, ore 13.08 – Comincia in questi minuti l’atteso Eurogruppo, la riunione dei 19 ministri delle Finanze dell’area Euro.

 

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Grecia, 13.07 – L’ipotesi di un prestito ponte della Bce alla Grecia sembra essere la più concreta ma un rischio Grexit persiste. Il cancelliere austriaco Werner Faymann ritiene però che esso possa essere erogato – lo ha dichiarato durante un incontro con la stampa dopo la riunione settimanale del Consiglio dei Ministri – solo dopo il raggiungimento di un’intesa tra il paese ellenico e i creditori internazionali. «Il problema politico – ha spiegato Faymann – e’ che non c’e’ un programma per la Grecia». Su questo punto alcuni leader sono scettici. Il ministro delle Finanze slovacche Peter Kazimir ha affermato: «Sono scettico su un accordo oggi, un accordo è possibile solo ad alto livello politico: penso che prolungare queste discussioni andrebbe a detrimento della Grecia e dell’Eurozona nel suo complesso, nelle prossime ore, nelle prossime settimane dobbiamo dire se prendiamo una strada o l’altra». «Senza un programma non possiamo aiutarla dentro Eurozona», ha affermato il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble.

Grecia, ore 12.52 – A sperare in una credibile proposta greca è in queste ore ovviamente anche il responsabile Ue per gli Affari economici e finanziari Pierre Moscovici. Un’uscita della Grecia dall’Euro – ha detto giungendo all’Eurogruppo straordinario – «sarebbe un terribile fallimento collettivo» oltre che «un errore». «Il primo messaggio che attendiamo oggi – ha aggiunto – è la proposta del governo greco: ci aspettiamo che sia credibile, concreta, efficace, tangibile per assicurare stabilità».

Grecia, ore 12.48 – Si entra nel vivo delle proposte e delle trattative tra Grecia ed Europa. Il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem incontrerà il nuovo ministro greco delle Finanze Euclid Tsakalotos prima dell’inizio della riunione straordinaria dei ministri delle Finanze della zona Euro (l’Eurogruppo). A comunicarlo è stato lo stesso Dijsselbloem giungendo al palazzo in cui si terranno le riunioni. «Ascolterò dal mio collega la nuova proposta greca, mi auguro che sia credibile», ha dichiarato. E ancora: «Faremo di tutto per tenere unita l’Eurozona».

Grecia, ore 12.35 – Sette miliardi di euro al più presto, possibilmente entro le prossime 48 ore, per fare fronte all’emergenza, cioè ai debiti in scadenza, ed evitare il default. Sarebbe questa, a quanto si apprende da fonti europee, la richiesta di ‘prestito ponte‘ avanzata dal premier greco Alexis Tsipras ai vertici di Bruxelles.

Grecia, ore 12.13 – Viaggiare sui mezzi di trasporto pubblico ad Atene sarà gratuito ancora sino a venerdì prossimo, 10 luglio. A riferirlo sono i media locali, che citano in queste ore le dichiarazioni del vice ministro dei trasporti Christos Spirtzis. La decisione riguarda la metropolitana, i tram e gli autobus, ma non i treni suburbani, e oltretutto non si applica alle altre città della Grecia, in cui i mezzi di trasporto sono gestiti da società private. I trasporti pubblici nella capitale sono gratuiti dallo scorso 29 giugno.

Grecia, ore 11.59 – «L’obiettivo immediato è salvare la Grecia dalla Bancarotta con un prestito ponte. Atene ne ha subito bisogno per evitare il collasso del sistema bancario. So che su questo punto i negoziati si sono riaperti. Il presidente Juncker si sta muovendo in questa direzione. Ogni minuto è prezioso». Ad affermarlo all’Ansa è il presidente del gruppo S&D Parlamento Ue Gianni Pittella. «Chi lavora per perdere tempo e per rimandare le decisioni – ha ammonito Pitella – lo fa con il chiaro intento di spingere ‘de facto’ la Grecia fuori dall’Euro. Questi si dovranno assumere la piena responsabilità di fronte a tutti i cittadini europei. In ballo non c’è solo la Grecia ma la tenuta stessa dell’Unione Europea».

Grecia, ore 11.29 – Il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz ribadisca la posizione sua e dei principali leader e politici europei. »Sono a favore della permanenza della Grecia nella zona euro», ha affermato stamattina in conferenza stampa a Strasburgo, dopo che domenica aveva detto a una radio tedesca che Atene avrebbe dovuto introdurre un’altra valuta se nel referendum di domenica avesse vinto il ‘no’. «La mia personale opinione è che la Grexit non può essere il nostro scopo», ha dichiarato Schulz.

Grecia, ore 11.27 – Stando a quanto riferisce l’agenzia di stampa Reuters, almeno tre delle maggiori aziende greche, tra le quali Kotsovolos, il principale produttore di elettrodomestici ellenico, hanno iniziato a pagare i loro dipendenti in contanti, dopo che il governo ha imposto controlli sui capitali e posto limiti di prelievo giornalieri di 60 euro. Secondo le fonti, si tratta di una soluzione provvisoria in attesa della riapertura delle banche, ma anche altre aziende starebbero prendendo in considerazione una simile soluzione.

Grecia, ore 11.25Beppe Grillo spiega di gradire il ritorno alla lira. Prima o poi, la Grecia dovrà «confrontarsi con una uscita dall’euro», ha detto il leader del Movimento 5 Stelle in un’intervista alla CNBC, per il quale anche l’Italia dovrebbe seguire l’esempio. Alla domanda se l’Italia dovrebbe tornare alla lira, Grillo ha chiosato: «Sì, con una banca centrale che ha il tasso di cambio sotto controllo, la Bce potrebbe farlo. Ogni Paese con la propria moneta e la Bce controlla le fluttuazioni del tasso di cambio».

Grecia, ore 10.59 – L’incertezza sul futuro della Grecia si fa sentire anche in Italia. L’Istat fa sapere che mentre nel nostro Paese «la ripresa prosegue», il confronto tra Atene e creditori («al momento il fattore di maggiore preoccupazione per la stabilita’ economico/finanziaria dell’area euro») è tra i «rischi al ribasso». Ad affermalo è precisamente l’eurozone economic outlook dell’Istat, che indica invece come il deprezzamento di euro e petrolio (come la scorsa primavera ma «oggi meno probabili») ed un maggiore effetto reale del programma di acquisto di asset della Bce «potrebbero fornire un ulteriore stimolo alla domanda interna e esterna».

Grecia, ore 10.30 – La Borsa di Atene resterà chiusa fino a mercoledì, così come gli istituti di credito greci. Ad annunciarlo è stata la Commissione greca dei mercati di capitali.

Grecia, ore 10.24Fmi: «Rischio sostanziale per l’Italia tramite effetti sulla fiducia»  «Se non combattuti con una forte risposta politica da parte dell’Europa, gli avversi sviluppi in Grecia potrebbero avere un sostanziale impatto sull’Italia tramite effetti sulla fiducia, anche se l’esposizione diretta è limitata», come limitati sono «i rischi di contagio nel breve termine». Lo spiega il Fmi nell’article IV sull’Italia. Per poi aggiungere sul nostro Paese: «Il debito pubblico italiano è sostenibile ma soggetto a rischi significativi» a causa della sua entità. I problemi maggiori? «Derivano da uno scenario di stagnazione, in cui la crescita e l’inflazione rimangono molto bassi per un prolungato periodo di tempo». Il Rapporto diffuso al termine delle consultazioni ex Articolo IV prevede nello scenario base che il rapporto tra debito e Pil raggiunga un picco al 133% nel 2015, prima di declinare al 123% nel 2020, «con un profilo più basso rispetto a un anno fa grazie ai minori tassi d’interesse».

Grecia, ore 9.40 – «L’Eurozona non si compone di una sola democrazia, ma di 19 e noi facciamo gli interessi dell’Eurozona tutta intera. Ci sono disoccupazione, livelli di povertà e salari anche più bassi che in Grecia, quindi non dobbiamo seguire la demagogia», ha continuato così Jean Claude Juncker alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo. «Noi, le istituzioni europee, non possiamo essere tacciati di essere dei terroristi: è inaccettabile» – ha poi detto riferendosi a quanto pronunciato nei giorni scorsi dall’ex ministro dell’Economia greco Varoufakis«Se tutti si fossero dati da fare come la Commissione, non ci troveremmo in questa situazione»

Grecia, ore 9.30 – «La Commissione è decisa a giungere a un accordo», aggiunge Jean Claude Juncker che sull’opzione di uscita della Grecia dall’euro conferma che «deve essere evitata. Io sono contrario e cercherò fino alla fine di evitarla. La Grecia è una grande nazione e buttarla fuori dall’area euro o dalle Ue non è una cosa che vogliamo o dovremmo volere»

Grecia, ore 9.15 – Jean Claude Juncker rilancia sulla richiesta di un compromesso, ma attacca Atene: «Lasciare il negoziato è stato un grave errore» riferendosi alla decisione della delegazione greca di interrompere le trattative dieci giorni fa, con l’annuncio del referendum da parte del premier Tsipras.

Grecia, 0re 8.54Juncker al Parlamento Ue: «Contrario a Grexit»

«Per la prima volta mi esprimerò sul risultato greco perché questo è il luogo deputato per farlo», ha spiegato il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker al Parlamento Ue a Strasburgo. Secondo Juncker il popolo greco «ha votato “no” su un testo che non è più sul tavolo». «Certamente rispettiamo» il referendum, ha aggiunto, sottolineando però di non «non aver capito che cosa sia stato chiesto ai cittadini».

Juncker ha rivendicato: «Alle critiche della stampa rispondo con il mio lavoro. Io non mi faccio mettere la museruola da nessuno».  Per poi aggiungere: «Sono contro la Grexit e lotterò fino alla fine per evitarla, bisogna riprendere negoziati, ma serve tempo». Per poi replicare alle accuse pre-referendum dell’ex ministro delle Finanze ellenico Varoufakis: «Non è possibile accusarci di essere terroristi, è assurdo. Ora la Grecia deve inviare proposte concrete».

 

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JOHN THYS/AFP/Getty Images

Le dimissioni di Yanis Varoufakis dopo la vittoria del governo Tsipras e del “no” al referendum sono state il primo segnale dell’apertura di una nuova partita a scacchi nella trattativa con i creditori. Secondo quanto scrive Federico Fubini sul Corriere della Sera, il premier ellenico ha ora una carta segreta per convincere Bruxelles.

 

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Grecia Tsipras Tsakalotos Varoufakis
Grecia, il dimissionario ministro delle Finanze Yanis Varoufakis e il suo sostituto Tsakalotos

 

LA CARTA SEGRETA DI TSIPRAS PER CONTINUARE LE TRATTIVE CON BRUXELLES –

Ora che la sua posizione si è rafforzata grazie al voto popolare e che cinque partiti in Parlamento gli hanno dato mandato per proseguire le trattative (oltre a Syriza e i nazionalisti di destra di Anel al governo, anche i socialisti del Pasok, i conservatori di Nea Demokratia e To Potami, centrosinistra), il premier ellenico ha in mente di proporre un piano di riforme simile a quello pensato dal presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker. Con alcune modifiche che però valgono per un miliardo di sacrifici in meno, spiega il Corriere della Sera.

LA MOSSA DI TSIPRAS –

Secondo quanto riporta il Corsera, secondo il premier ellenico potrebbe essere questa la mossa decisiva:

«L’idea di Tsipras di riproporre oggi a Bruxelles il piano Juncker (in versione «leggera») a nome dell’intero sistema politico e della nazione punta a mettere Angela Merkel sotto scacco. Se la cancelliera tedesca accettasse di negoziare su questa base, la vittoria per Tsipras sarebbe evidente; se invece Merkel rifiutasse, la chiusura della Germania non sarebbe riservata più solo al leader populista, ma all’intero arco costituzionale greco e a milioni di elettori. Anche dagli Stati Uniti arrivano pressioni su Berlino in queste ore, a quanto pare. Non è detto però che Merkel abbia fretta. Potrebbe lasciare che la Grecia si avvicini al 20 luglio, quando dovrà rimborsare alla Bce titoli per 3,5 miliardi», si legge.

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