Grillo pubblica per sbaglio sul blog errori grammaticali e concettuali del post sulle banche
30/06/2017 di Redazione
Il blog di Grillo è l’organo ufficiale di comunicazione del Movimento 5 Stelle, il centro della democrazia diretta dove gli iscritti partecipano alle sue decisioni. Il blog di Beppe Grillo rappresenta anche l’unico modo per affiliarsi al M5S: gli iscritti che negli altri partiti prendono la tessera si registrano presso il portale gestito sin dall’avvio dalla Casaleggio Associati. Chi scriva davvero sul blog di Grillo è sempre rimasto un po’ un mistero, ma da ieri sappiamo anche che esistono i revisori di bozze. Ieri il M5S ha preso posizione ufficiale sulla questione delle banche venete attraverso un post intitolato «La credibilità del sistema bancario italiano è morta». Per alcune ore sono rimaste online alcuni errori pubblicati evidentemente per sbaglio. Ecco il ritaglio del pezzo sbagliato mostrato su Twitter da Phastidio.
GRILLO PUBBLICA ERRORI GRAMMATICALI E CONCETTUALI SULLE BANCHE E NON CAMBIA NONOSTANTE LA GIUSTA CORREZIONE
Si nota come nella prima frase manchi piuttosto clamorosamente l’apostrofo tra l’articolo indeterminativo un e il sostantivo femminile operazione. Assente anche un apostrofo tra sull e altare, con mancanza di spazio che crea una sorta di nuova parola formata dalla erronea crasi. C’è poi un grosso errore concettuale nel paragone tra il salvataggio delle banche venete da parte di Intesa Sanpaolo e l’acquisizione di tre dei quattro istituti risolti a fine 2015 fatta da UBI. Piuttosto curiosamente, e clamorosamente, l’errore rimane nonostante la correttezza del rilievo. UBI ha fatto un aumento di capitale, mentre Intesa Sanpaolo beneficerà di un corposo aiuto pubblico da 5 miliardi proprio per non subire alcuna modifica dei propri requisiti di capitalizzazione generata dall’acquisizione di due banche ormai destinate al fallimento. Chissà perchè per il Movimento 5 Stelle ciò non è importante da specificare. Le frasi errate e le correzioni suggerite son rimaste online per un po’ di tempo, e poi scomparse dopo l’aggiornamento.
Foto copertina: ANSA/ DINO FERRETTI