Guerra in Yemen, l’Arabia Saudita bombarda gli Houthi sciiti
26/03/2015 di Redazione
Guerra in Yemen, il nuovo fronte del Medio Oriente. L’Arabia Saudita ha iniziato a bombardare gli Houthi, i ribelli sciiti in guerra ormai da molto tempo contro il potere sunnita. Il delegittimato presidente dello Yemen, Abdrabbuh Mansour Hadi, ha smentio di aver abbandonato il Paese dopo la nuova offensiva lanciata dagli Houthi, che secondo diversi Paesi occidentali e arabi sono spalleggiati dall’Iran.
GUERRA IN YEMEN – La guerra civile in Yemen, iniziata nel 2011 e da allora mai ricomposta, si sta trasformando gradualmente in un conflitto tra Stati. L’Arabia Saudita, su esplicita richiesta del presidente , Abdrabbuh Mansour Hadi, che è l’autorità legittima del Paese riconosciuta a livello internazionale, ma che controlla solo una parte del territorio, ha iniziato a bombardare gli Houthi. L’Arabia Saudita, come ha spiegato il suo ambasciatore all’Onu, non ha agito da sola, anche se al momento non sono stati forniti i nomi dei Paesi arabi che fiancheggiano l’iniziativa militare contro i ribelli Houthi. Probabilmente dovrebbero essere coinvolti tutte le altre Nazioni arabe che fanno parte della coalizione internazionale anti ISIS, ovvero Qatar, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, e Oman, con il supporto di altri Stati a maggioranza sunnita, come Egitto o Giordania. L’Arabia Saudita ha rimarcato di aver informato gli Stati Uniti dell’avvio dei bombardamenti, effettuati per difendere il governo di Hadi.
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ARABIA SAUDITA CONTRO SCIITI – L’Arabia Saudita ha deciso di raccogliere l’appello del presidente Hadi, che è stato messo in grande difficoltà dalla nuova avanzata degli Houthi. Da settembre 2014 la ribellione sciita ha provocato la caduta della capitale Sana’a, che aveva costretto , Abdrabbuh Mansour Had a scappare a Aden, proclamata capitale provvisoria. L’esercito non ha però fermato l’avanzata dei ribelli Houthi, nuovo episodio della guerra in Yemen, e l’Arabia Saudita ha deciso così di rispondere per difendere il regime sunnita suo alleato. La guerra in Yemen sembra potersi trasformare da guerra civile tra etnie nazionali, sciiti e sunniti, divisi tra chi è leale al governo e i tanti miliziani di AQAP, l’organizzazione di al-Qaida a cui si erano dichiarati affiliati anche i fratelli Kouachi, autori della strage di Charlie Hebdo, e conflitto tra Stati. L’intervento dell’Arabia Saudita muta il profilo della guerra in Yemen, e ripropone l’ormai tradizionale conflitto tra le monarche sunnite della Penisola araba, di cui Riad è il controverso e discusso punto di riferimento, e regime religioso dell’Iran sciita. Una divisione che si è vista recentemente anche nella guerra all’ISIS, che vede un forte impegno dell’Iran nella difesa della maggioranza sciita dell’Iraq, mentre in Siria gli Stati sunniti, ampiamente maggioritari, sono contrari ad aiutare lo sciita Assad.
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