Hai un tatuaggio? E come sarai fra 20 anni?
30/04/2011 di Tommaso Caldarelli
Un algoritmo matematico calcola l’aspetto dei disegni sulla pelle a distanza di tempo.
Ti fai un tatuaggio? La domanda te la sarai di certo posta: cambierà l’aspetto della mia vita per sempre? Rimarrà lì negli anni a venire, diventerà una parte della mia immagine? E soprattutto, rimarrà sempre uguale a sé stesso o cambierà? Ora c’è una tecnica matematica per capire il cambiamento, degli anni, di un tatuaggio sulla nostra pelle.
MATEMATICA APPLICATA – Si tratta di un vero e proprio algoritmo.
Il modello potrebbe influenzare i disegni che i tatuatori scelgono. Tatuaggi più elaborati, come il modello Stephen Hawking in foto, diventano più difficili da riconoscere dopo 20 anni (a destra), secondo il modello. L’inchiostro dei tatuaggi è chiuso nelle cellule della pelle e tende a disperdersi mentre le cellule si dividono, o sparisce mentre le cellule muoiono e sono disperse dal corpo. Il modello di Eames è il primo in grado di predire come i tatuaggi possano cambiare nel lungo periodo, fino a 20 anni – modellando la forma che le cellule della pelle e l’inchiostro prenderanno.
Lo scienziato che ha creato il sistema matematico spiega nei dettagli il meccanismo.
Parlando a braccio, quel che mostra il mio studio è che i piccoli dettagli in un tatuaggio si perdono per primi, mentre le linee più spesse sono meno coinvolte. Anche se i tatuaggi più dettagliati possono sembrar belli quando vengono realizzati, tendono a perdere di definizione dopo 15 anni.