Harry Potter contro Braveheart: J.K.Rowling contro la Scozia indipendente
12/06/2014 di Boris Sollazzo
“Libertà!”. Così urlava Mel Gibson, in Braveheart. Non ricordiamo invece se Harry Potter abbia mai espresso la sua posizione sui diversi irredentismi, o se Voldemort, magari, fosse nordirlandese.
J.K. ROWLING, UN MILIONE SUL NO – Fatto sta però che J.K. Rowling l’autrice della saga magico-adolescenziale divenuta mitica sui scaffali delle librerie come nelle sale cinematografiche, si è schierata in maniera pesante in merito al referendum che il 18 settembre deciderà dell’indipendenza della Scozia dall’Inghilterra. L’ha fatto con una mossa piuttosto rumorosa: ha donato un milione di sterline all’associazione Better Toghether. Semplicemente la somma più ingente consegnata alla causa di chi combatte il divorzio dalla Gran Bretagna.
J.K. ROWLING, LE SUE PAROLE – E che J.K. Rowling, ricco e famoso simbolo della nazione, faccia un gesto del genere, è un colpo durissimo per i nazionalisti scozzesi, ben più importante del valore finanziario della somma in questione, una presa di posizione che potrebbe persino modificare di diversi punti percentuali il risultato finale della consultazione popolare. “L’indipendenza ha un alone romantico che affascina anche me – ha dichiarato -, ma più ci penso, più mi rendo conto delle incertezze che comporta. Gli indipendentisti vogliono demonizzare chiunque non sia a favore. Io voglio rimanere a vivere in Scozia, ma ora ho l’impressione che alcuni non mi considerino sufficientemente scozzese per farlo. Non minimizziamo i rischi del rimanere da soli”.
REFERENDUM, I SONDAGGI – Va detto che i “no” all’indipendenza erano già avanti 48-40 nei sondaggi e che quindi la bacchetta magica di J.K. possa riservarsi solo il colpo di grazia agli sconfitti. Un vantaggio conquistato con una campagna referendaria aggressiva, fondata sul terrore e sui pericoli della secessione, mirando più alla pancia che al cervello dei votanti. Certo, gli scozzesi, come ricorda il premier nazionalista Alex Salmond, quando si sentono aggrediti possono reagire proprio come l’eroe Braveheart. Ecco perché forse la figura tranquilla e moderata della Rowling potrebbe sedarli e impedire la rimonta degli indipendentisti.
E se così fosse, questa sarà la sua ennesima magia. Anche se a Glasgow e dintorni, forse, inizieranno a chiamarla strega.