Hasna Ait Boulahcen, la “cowgirl” diventata terrorista suicida
20/11/2015 di Redazione
Hasna Ait Boulahcen, la ragazza di 26 anni cugina di Abdelhamid Abaaoud saltata in aria durante il blitz condotto dalla polizia a Saint-Denis, blitz in cui è morto anche la “mente” degli attentati di venerdì scorso a Parigi, indossava il velo da soli sei mesi e prima di allora non si era mai interessata alla religione o alla politica. Viene descritta come una “cowgirl”, interessata a fare festa e bere alcol. Poi qualcosa è cambiato.
HASNA AIT BOULAHCEN, LA VOCE RICONOSCIUTA DALLA MADRE E DAL FRATELLO
France 24 racconta che Hasna Ait Boulahcen, la prima donna kamikaze d’Europa, viene descritta come una ragazza ben distante dal fanatismo politico-religioso. Le sue ultime parole, registrate nel blitz, riferite a Abdelhamid Abaaoud, sono state “non è il mio ragazzo”, gridato due volte, prima dell’esplosione che ha fatto volare testa e torso della donna dall’altra parte della strada. Parole riconosciute immediatamente come sue dalla madre e dal fratello. Quest’ultimo, che non ha voluto rivelare le sue generalità, ha spiegato che Hasna Ait Boulahcen si sia radicalizzata da solo sei mesi.
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HASNA AIT BOULAHCEN: “NON HO MAI VISTO MIA SORELLA APRIRE IL CORANO”
“Mia sorella -ha spiegato l’uomo- si era creata una sua bolla. Era instabile, non era interessata alla religione. Non l’ho mai vista neanche aprire il Corano”. La madre di Hasna Ait Boulahcen, 58 anni, che fino a poche settimane fa viveva con lei a Aulnay-sous-Bois, sobborgo alla periferia di Parigi, ha aggiunto: “le hanno fatto il lavaggio del cervello”. Per Sofiane, vicino di casa della madre, Hasna Ait Boulahcen “aveva il dono della parlantina ma era anche un po’ matta. Poteva apparirti di fronte e cominciare a rappare”. I genitori della ragazza sono separati da anni e il padre, 74enne, vive a Creutzwald, città francese letteralmente al confine con la Germania. Qui Hasna Ait Boulahcen viene ricordata come una ragazza che indossava spesso un cappello da coybow, che fumava e che beveva. Per questo la chiamavano “cowgirl”.
HASNA AIT BOULAHCEN, LA MADRE ADOTTIVA: “APPLAUDIVA DAVANTI ALLA TV L’11 SETTEMBRE 2001”
Il padre al momento si ritiene sia in Marocco ed è descritto come un buon lavoratore, musulmano devoto, che di tanto in tanto frequentava la moschea. Hasna Ait Boulahcen, nata nell’Agosto 1989, ha invece vissuto un’infanzia turbolenta, passata anche in una casa adottiva. Il fratello si è preso cura di lei dall’età di 8 fino a 15 anni, un periodo per lei “felice”. La madre adottiva ha spiegato che all’inizio la bambina era come tutte le altre ma che qualcosa con gli anni era cambiato: “aveva 13 anni ed applaudiva davanti alla tv di fronte alla diretta dell’11 settembre”. A seguire divenne turbolenta e difficile fino a quando, all’età di 15 anni, abbandonò la casa adottiva. Secondo il fratello negli ultimi tempi la ragazza passava il tempo su Facebook e Whatsapp mentre nelle ultime settimane di vita ha vissuto con un amico a Drancy, località a breve distanza dalla “sua” Aulnay-sous-Bois. (Photocredit copertina Daily Mail)