I 20 euro sono la banconota più falsificata d’Europa
14/01/2014 di Andrea Mollica
Il pezzo da 20 euro è la banconota più falsificata dell’eurozona. Dopo un rallentamento creato dalla crisi del debito sovrano che ha travolto l’unione monetaria a partire dall’estate del 2011, il ritiro dei falsi è cresciuto nella seconda metà del 2013. Le nuove banconote, prima quella da 5 ed ora quella da 10, servono anche per rendere più difficile la vita ai contraffattori.
20 EURO AL TOP – Il taglio da 20 euro continua ad essere la banconota più contraffatta dell’unione monetaria. Secondo i dati comunicati dalla Banca centrale europea circa metà del denaro contraffatto ritirato dalla circolazione è composto da pezzi da 20 euro, il 43% per la precisione. La seconda banconota più falsificata è il taglio da 50 euro, pari al 35% del denaro falsificato ritirato dalla circolazione. Nella seconda metà del 2013 sono stati ritirati in totale dalla circolazione 353 mila biglietti in euro falsi, ossia l’11,4% in più rispetto alla prima metà dell’anno. Tuttavia, in confronto al numero di banconote autentiche in circolazione nello stesso periodo (oltre 15 miliardi), la quota di falsi si mantiene su livelli molto contenuti. La falsificazione riguarda al 78% i due tagli da 20 e 50 euro, mentre per quanto riguarda le altre banconote dell’eurozona la contraffazione è ben più limitata. La Bce proporrà però nei prossimi anni i tagli più falsificati, visto che la serie di nuove banconote è partita in ordine crescente di valore dai 5 euro, già introdotti in circolazione, ed è proseguita in questi giorni con i nuovi 10 euro.
CONTRAFFAZIONE CRESCE – I tagli da 20 e 50 euro hanno continuato a far registrare il numero più elevato di falsificazioni; la percentuale di banconote false da 20 euro è aumentata mentre quella relativa al pezzo da 50 euro è diminuita; il terzo biglietto più contraffatto è il pezzo da 100 euro, con il 12,9% dei ritiri dalla circolazione. Segue il taglio da 10, con il 6,3%, mentre i biglietti da 5 e 500 euro sono pressoché ignorati dai falsificatori: il primo ha una percentuale dello 0,5%, l’altro dell’1% sul denari contraffatto che è stato tolto dalla circolazione. Come ricordato in precedenza, il totale dei biglietti falsi assomma a 353 mila, il dato più elevato dal 2011 ad oggi. Nell’ultimo semestre del 2010 gli euro contraffatti ritirati dalle banche centrali erano stati 364 mila, per poi calare sempre di più con lo scoppio dell’eurocrisi. Nella prima metà del 2012, come si vede da questa tabella presa dal sito della Bce, si era registrato il punto più basso, a 251 mila tagli ritirati dalla circolazione.
Periodo | 2010/2 | 2011/1 | 2011/2 | 2012/1 | 2012/2 | 2013/1 | 2013/2 |
Numero di falsi | 364.000 | 296.000 | 310.000 | 251.000 | 280.000 | 317.000 | 353.000 |
ATTENZIONE AI FALSI – La quasi totalità del denaro contraffatto, il 98% del totale, è stata rinvenuta all’interno dei paesi dell’eurozona. Soltanto l’1,5% circa dei falsi proviene dagli Stati membri dell’UE non appartenenti all’unione monetaria, mentre lo 0,5% da altre parti del mondo. Come spiega la stessa Bce, «malgrado il modesto numero di falsi, l’Eurosistema (costituito dalla Banca centrale europea e dalle banche centrali nazionali dei 18 paesi dell’eurozona) raccomanda ai cittadini di mantenere un atteggiamento vigile nell’atto di ricevere banconote. I biglietti autentici possono essere facilmente riconosciuti con il metodo basato sulle tre parole chiave “toccare, guardare, muovere”, illustrato nelle pagine dedicate all’euro del sito Internet della BCE e nei siti delle banche centrali nazionali dell’Eurosistema. Se una banconota appare sospetta, questa va subito confrontata con un’altra di autenticità comprovata. Se il sospetto di falsificazione trova quindi conferma, bisogna contattare le forze dell’ordine o, a seconda della prassi vigente nel paese, la rispettiva banca centrale nazionale».