I 2346 prodotti pericolosi che puoi aver comprato anche tu
26/03/2014 di Dario Ferri
2634 prodotti sono stati ritirati dalla commercializzazione perchè pericolosi per i consumatori, a causa dei materiali velenosi con cui erano fatti, oppure perché non rispettavano criteri minimi di sicurezza. La lista di Rapex, il sistema di controllo dell’Unione Europea, comprende prese della corrente come orologi giocattoli, e come ormai tradizione, la maggior parte di questi prodotti proviene dalla Cina.
PRODOTTI PERICOLOSI – Passeggini senza freni come asciugacapelli che si scioglievano durante l’utilizzo: ogni anno i controllori delle merci ritirano un numero crescente di prodotti pericolosi dalla circolazione. L’Ue monitora questo lavoro di controllo attraverso il Rapex, un sistema europeo di allerta rapida per i prodotti di consumo pericolosi. Grazie a questo sistema le autorità nazionali notificano alla Commissione europea i prodotti che, ad eccezione degli alimenti, dei farmaci e dei presidi medici, rappresentano un grave rischio per la salute e la sicurezza dei consumatori. Nel 2013 sono stati individuati 2364 prodotti pericolosi, un numero che rappresenta un aumento del 4% rispetto all’anno scorso, come ha comunicato la Commissione Ue nella relazione annuale di Rapex. Un dato che rappresenta un record assoluto nella rilevazione di prodotti pericolosi, ed al contempo sono anche salite in modo sostanziale le reazioni alle segnalazioni, passando dalle 1.700 del 2012 alle 2.147 del 2013, con un +26,3%.
PERICOLO GIOCATTOLI E VESTITI- I prodotti segnalati come più pericolosi per la sicurezza oppure dannosi per la salute sono stati i giocattoli e i vestiti, che insieme formano metà delle segnalazioni conteggiate da Rapex, con un 25% a testa. Sono stati ritrovati sostanze come il cromo VI nelle scarpe e nei pellami, come gli ftalati nei giocattoli. Gli ftalati, rimarca Der Spiegel, sono sospettati di influenzare negativamente l’equilibrio ormonale così come la maturazione sessuale dei bambini. La principale ragione di allarme per i vestiti erano però la presenza di lacci o cordini a rischio di strangolamento o di soffocamento. Nei giocattoli ritirati dalla circolazione sussisteva il pericolo di una loro disgregazione, in un’età dove i bambini spesso li prendono in bocca, con conseguente rischio di soffocare. Le segnalazioni sui giocattoli pericolosi sono cresciute dal 19 al 25% nel 2013, mentre per quanto riguarda capi d’abbigliamento, tessili ed accessori si è assistito ad una contrazione, con una flessione dal 29 al 25%.
LEGGI ANCHE: Il boom dei prodotti pericolosi in Europa
CLASSIFICA DEI PRODOTTI PERICOLOSI – Al terzo posto della graduatoria dei prodotti pericolosi o dannosi per la salute ci sono le apparecchiature elettroniche, scese al 9 dal 10% di segnalazioni 2012, seguite dalle automobili, al 7% , ed al 4% dei cosmetici. La commissaria europea alla tutela dei consumatori, Neven Mimica, rimarca come nell’80% dei casi dei prodotti elettronici segnalati nel sistema Rapex il livello di rischio fosse giudicato come grave, perchè questi elettrodomestici avrebbero potuto ferire le persone o addirittura ucciderle. Nella maggior parte dei casi i prodotti segnalati sono stati ritirati dalla circolazione, ma in caso di basso rischio è stato chiesto ai produttori così come ai commercianti di evitare la diffusione di queste merci. Una tra queste alcune marche di telefoni cellulari che si sentivano troppo forte, così mettendo a rischio l’udito dei più piccoli.
PERICOLO CINA – La maggior parte dei prodotti fermati perchè troppo pericolosi, pari quasi ai due terzi del totale, (64% contro il 58% dell’anno prima) viene dalla Cina. Una realtà ormai consolidata, visto che la maggior parte delle segnalazioni di Rapex riguardano ormai da anni merci prodotto dalle aziende cinesi. Sono scese, invece, le segnalazioni di prodotti non a norma fabbricati in Europa (da 16% a 15%), incluse di quelli italiani passati dal 3% del 2012 al 2% del 2013 (da 49 a 42 casi). In Italia sono invece quasi raddoppiate le segnalazioni di merci a rischio, passate da 54 a 112 (circa il 4,7% del totale Ue), a cui ci sono seguite 34 reazione da parte degli altri paesi europei. Nel 10% delle segnalazioni non era invece chiara la provenienza del prodotto, essendo il paese d’origine di difficile identificazione. I paesi che hanno fatto più segnalazioni sono stati Ungheria (12%), Germania e Spagna (11%), Bulgaria (8%) e Gran Bretagna (6%).Il sistema di allerta Rapex è in vigore da ormai dieci anni, ed in questo lasso temporale ha collezionato 16600 segnalazioni, che hanno testimoniato una discesa delle merci pericolose o dannose per la salute prodotte all’interno dell’UE, dal 27 al 15% del totale.
Photocredit: Commissione europea