I 5 stelle che diventano di Forza Nuova in Calabria
31/10/2014 di Stefania Carboni
Forza Nuova dà il benvenuto al fondatore del meetup di Vibo Valentia e agli ex attivisti del Movimento 5 Stelle emigrati ora nel mondo dell’estrema destra. «Edoardo Ventra – recita il comunicato politico – fondatore e attivista di primo piano del locale Meetup Cinquestelle, ha annunciato la propria adesione a Forza Nuova, unitamente a quella di un gruppo di altri fuoriusciti dal movimento di Beppe Grillo».
BENVENUTI – Dopo la débâcle di Reggio Calabria il fondatore (ex) grillino di Vibo Valentia viene rilanciato in corsia preferenziale dal segretario nazionale Roberto Fiore. «Tutto sembra andare secondo le previsioni che lo stesso Grillo aveva fatto negli ultimi due anni. ‘Se non ci fossero i 5 Stelle, diceva, ci sarebbe un’ondata di consensi per Alba Dorata e Forza Nuova’», ha affermato entusiasta il leader, ricordando un altro tassello della FN calabra, l’adesione di un’altra ex grillina, la crotonese Paola Turtoro. Ventra rimarrà in carica per sei mesi, in seguito si procederà con la creazione della federazione provinciale. «La coerenza con la quale Fn affronta da sempre tematiche quali il blocco dell’immigrazione,il ritorno alla piena sovranità politica, economica e monetaria e la lotta contro i veri sprechi, a cominciare dall’abolizione delle regioni, dà i suoi frutti; molto presto, infatti, daremo notizia di altre importanti adesioni in varie parti d’Italia. Chi è davvero animato da spirito rivoluzionario sceglie sempre più Fn come unica, radicale, valida alternativa al sistema partitocratico asservito alla grande finanza internazionale», recita il comunicato dei forzanovisti calabri.
Il 23 novembre si apre una sfida importante per il Movimento. Uno stress test da non perdere assolutamente. Ma la Calabria non è terra gioiosa per le relazioni interne dei pentastellati.
Qualche giorno fa la deputata Federica Dieni ricordò: «Possiamo decidere se nascondere la testa sotto la sabbia o se intendiamo imparare dai nostri errori. C’è qualcosa che non ha funzionato. La presentazione di una lista non dovrebbe rispondere alle esigenze di visibilità di qualcuno, ma dovrebbe essere la conseguenza di un percorso naturale costruito su alcuni punti programmatici. Per queste ragioni nessun eletto al parlamento o membro dello Staff di chicchessia può influire su una decisione autonoma dei cittadini».
(Copertina Photo Mauro Scrobogna /LaPresse)