Il cancro e la guerra “vinta” dai cacciatori di nuvole
23/04/2009 di Mauro Senzaterra
La scienza ufficiale la considera una teoria non suffragata da sufficienti evidenze eppure, stando a quel che si legge in giro, abbiamo a portata di mano le chiavi per aprire lo scrigno dove sono custoditi i più grandi misteri dell’universo. Poi non diciamo che non ce l’avevano detto.
Wilhelm Reich, a parte qualche sparuto gruppo di affezionati che sbarca il lunario spirituale tra New Age e controcultura alternativa, non lo conosce nessuno. Ed è un peccato perché, se fosse vero quello che ha scoperto, ce ne sarebbe abbastanza per sostenere che il resto del mondo scientifico non ci ha mai capito un cazzo. Detto che fu uno dei discepoli prediletti di Freud, il che già spiegherebbe parecchio, Reich si è ricavato il suo piccolo spazio grazie ad una intuizione che ebbe negli anni 30 quando, forse al termine di un amplesso di particolare soddisfazione, scoprì che esiste un’energia cosmica nell’atmosfera e nella materia vivente che battezzò “orgone“. Ora, non sto a spiegarvi per filo e per segno di cosa sia capace questa energia pulsatile di colore blu perché si tratta di tanta roba, ma pare che ci si possano fare un sacco di cose utili sia per la collettività sia per i singoli individui.
NUOVE TECNOLOGIE – Il fatto è che, a causa del solito scetticismo dei baroni accademici, qua ci siamo persi – almeno fino ad oggi – delle grandi opportunità. Ad esempio, si potrebbero risparmiare montagne di quattrini se solo si volesse provare a costruire sistemi di riscaldamento basati sul visionario progetto noto come ORAC (ORgone ACcumulators). Non che tutto sia andato perduto, per fortuna, perché sono disponibili tutte le istruzioni per costruirsene uno nonostante l’evidente boicottaggio delle grandi multinazionali che complottano contro la felicità globale. Per i più pigri, invece, raccomanderei una visita al negozio virtuale “L’ultimo degli alchimisti” su E-Bay: un vero e proprio accumulatore non c’è, ma a 70 euro vi portate a casa un diffusore di orgone per auto. Meglio di niente è. Certo, in confronto al “cloud buster” è robetta da nulla. Secondo quanto afferma l’ingegner Roberto Maglione in questa intervista al Giornale, con qualche tubo di ferro messo in acqua corrente si può manovrare l’energia sessuale orgonica al punto da far piovere copiosamente nel deserto. Tutto assolutamente provato dagli esperimenti condotti dal professor Bernd Senf e dall’ingegner Madjid Abdellaziz a El Haouita in Algeria anche se, stando a Google maps, tutto il rigoglioso giardino dell’Eden si fa un po’ fatica ad immaginarlo. Se il verdino che si nota può far pensare che ci siano un sacco di prati, basta spostarsi a destra nell’area di Laghouat (molto più verde, a occhio) e zoomare al massimo: si vede della gran sabbia. Se tanto mi dà tanto, mi sa che per i fichi dovremo aspettare ancora un po’. In compenso, mentre i servizi segreti militari di mezzo mondo si scannano per entrare in possesso del segretissimo e potentissimo arnese bellico, i fan delle scie chimiche hanno trovato un modo di uscire dalla loro paranoia celeste.
CORE BUSINESS – In realtà, l’orgone rimane pur sempre l’energia primordiale che tutto crea e tutto distrugge per cui è ovvio che le applicazioni in campo medico lascino intravvedere grandi prospettive per il futuro. E, sia chiaro, intendiamo tutta la medicina perché solo un corpo sano può affittare due stanze, bagno e cucina a una mente sana. In quel di Vicenza, per esempio, opera da anni il “Centro Reichiano“, avanguardia assoluta nella sperimentazione delle tecniche di Liberazione Orgonica, cioè quel complesso di esercizi fisici e spirituali che aiutano il libero fluire dell’energia orgonica costretta nella corazza muscolare da qualche delusione patita nel periodo dell’adolescenza. Lo dice chiaramente il “Conduttore capo” del sito, Franco Gaspari: “Liberazione Orgonica e Bioenergetica aiuta a curare e a guarire queste ferite dalle quali si sviluppa ogni forma di psicopatologia. Questi traumi sono strutturati nel corpo, nei tessuti, nel sistema energetico dell’organismo. Per esempio, una persona depressa, che ha vissuto precocemente una perdita d’amore, é depressa nel corpo: spalle e bacino sono caduti in avanti, la respirazione é ridotta, il tono muscolare é ridotto, i muscoli sono deboli, gli occhi sono supplichevoli e, quando stanno in piedi, queste persone si sentono sradicate e insicure.” Insomma, ci sarebbe una speranza anche per Fassino, a patto che versi la piccola quota di iscrizione che, però, non si sa a quanto ammonti. D’accordo, provarci con i depressi non è che sia elegantissimo, ma è molto più riprovevole mettere sotto la barra dei “Link consigliati” il sito “Cellula cancerosa” perché chi sia ammalato di cancro, molto probabilmente, ha moltissime buone ragioni per non essere del tutto lucido. Ebbene, questo sito largamente anonimo, che nei fatti è gestito dal Dottor Armando Vecchietti, è uno di quei posti che sarebbe da segnalare alla magistratura perché ci desse un’occhiata. Perché non basta mettere un disclaimer del tipo: “Le opinioni espresse in questo sito potrebbero non coincidere con le vedute della medicina ufficiale e non sostituiscono in nessun modo il parere del medico curante. L’autore non si assume nessuna responsabilità per un uso improprio delle informazioni contenute nel sito” nella paginetta delle conclusioni, tra l’altro scritto in corpo assicurativo, quando la pagina dedicata alla terapia, con ben altra evidenza, afferma senza pudori: “Il cancro e’ una patologia che riguarda lo stato energetico di tutto il corpo e non di una cellula. E’ invece importante ricaricare tutto l’organismo. Questo e’ possibile con l’uso metodico e giornaliero dell’accumulatore. Come agisce l’accumulatore? Esso ricarica tutte le cellule del corpo ed in modo particolare i globuli rossi. Sono essi che naturalmente attaccano la massa tumorale e le cellule cancerose. L’accumulatore serve solo a rifornire i globuli rossi di quella stessa energia che perdono naturalmente durante la lotta. Se adoperato in tempo il risultato e’ un arresto e un riassorbimento della processo degenerativo, diminuzione del dolore oncologico ed un eccellente miglioramento della qualità della vita.” Capito, signora mia? Il cancro, se preso in tempo, si arresta con l’uso di un accumulatore orgonico. Anzi, si riassorbe il processo degenerativo. Così, senza impegno.
SPACE INVADERS – Immagino che nessuno sia disposto a stupirsi più di tanto nel sapere che i seguaci di Reich siano tutti soggetti decisamente “originali“. Reich stesso, per altro, dopo aver scoperto anche l’orgone cattivo (DOR – deathly orgone), e forse proprio a causa della sua scoperta, confessò di essere rimasto invischiato in una battaglia spaziale contro gli alieni fieramente combattuta a colpi di cloud buster. Questo dovrebbe bastare a completare il curriculum di certi specialisti che propinano terapie le cui ascendenze scientifiche risalgono ai personali convincimenti di un tizio che arrivò a sostenere che la desertificazione del globo era tutto un complotto dei perfidi omini verdi che infestano l’atmosfera. Eppure, viene il sospetto che non sia ancora abbastanza e tornano in mente le parole del replicante Roy Batty: “Ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire”. Non vide l’esplosione orgonica che respinse l’attacco marziano perché altrimenti, molto probabilmente, non avrebbe risparmiato inaspettatamente Deckard e avrebbe capito che salvare il genere umano dalla sua incredibile dabbenaggine è inutile.