I cinque esperimenti che hanno cambiato il sesso
07/12/2011 di Maghdi Abo Abia
Nella storia ci sono stati studi all’apparenza bizzarri ma che ci hanno aiutato a capire come funziona la nostra vita erotica
Cerchiamo di capire insieme quali sono stati i cinque studi più bizzarri che hanno portato a delle scoperte sensazionali nel campo della sessualità
LE SCOPERTE DI MASTERS & JOHNSON – E’ difficile comprendere come funzionava il sesso negli anni ’60. Ma grazie a due estranei che hanno deciso di lavorare assieme, Masters e Johnson, oggi ne sappiamo molto di più. Sono proprio loro i due pionieri della “sessuologia”. Grazie al lavoro che hanno portato avanti la gente ha avuto una diversa conoscenza del concetto di sesso. Per studiare cosa accadeva comunemente durante il rapporto di coppia, decisero di monitorare coppie di volontari e studiarli durante i loro momenti intimi. Scoprirono così l’esistenza degli orgasmi multipli, la peculiarità delle donne di raggiungerne in numero considerevole e che le persone anziane potevano essere ancora sessualmente attive.
IL MISURATORE DI EREZIONI – Secondo Freud la sessualità era una risposta biologica inconsapevole e non un qualcosa che scattasse nella testa, magari dopo un paio di drink. Cominciò quindi a costruire apparecchi che misuravano quanto il pene potesse essere sollecitato. Mostrando immagini sexy di donne e uomini, Freud capiva dalla reazione dello strumento da lui creato quanto eccitato era il paziente, e teorizzò che questa eccitazione non potesse dipendere da una scelta precisa. Una scoperta attualmente utilizzata dalla Polizia per cercare di fermare i pedofili. Uno studio del 1998 ha dimostrato che mostrando foto di bambini a detenuti per pedofilia, coloro che erano “vittima” di un’erezione erano quelli che avrebbero potuto di nuovo molestare un piccolo fuori dalla prigione.
LA PILLOLA – Già nel 1930 si sapeva che l’ovulazione si poteva bloccare con dosi elevate di determinati ormoni. La sperimentazione rimase bloccata finché un ricercatore dimostrò che si potevano ottenere gli ormoni anziché dagli animali dalle piante. Seguirono due decenni di test in laboratorio per arrivare alla pillola vera e propria. Nel 1960 entrò in commercio, e milioni di persone in tutto il mondo cominciarono ad apprezzarla. Gli Stati però ci misero un po’ di più. Il Canada ad esempio la liberalizzò 10 anni dopo gli Stati Uniti.
LA VIA TEDESCA PER PROVARE PIACERE & DOLORE – William Reich fu un pioniere nel campo della sessualità umana. Collegando gli elettrodi all’inguine delle “cavie”, scoprì che il dolore, opportunamente dosato, poteva dare piacere. Peccato solo che Reich fosse completamente pazzo. Sosteneva difatti che esistesse il karma, e spingeva i suoi pazienti a denudarsi e a sedersi al suo fianco. E secondo lui l’energia primaria da cui tutto derivava era scatenata da una forma di ammasso primario detto orgone, proveniente da energia orgasmica. Ovviamente era allievo di Freud.
E DOMANI? – Chissà cosa ci aspetta in futuro. Quale sarà la prossima scoperta che cambierà il nostro modo di vedere il sesso? Quali scienziati sono pronti a solleticare ogni orifizio con qualsiasi prodotto chimico nella speranza di scoprire una combinazione che possa regalare piacere. Del resto ci scherziamo su, ma come dimostrato qua sopra, le scoperte sono nate esattamente così.