I peggiori errori che possiate fare online
06/02/2012 di Maghdi Abo Abia
E relative soluzioni
Lifehacker ha deciso di raccogliere le otto cose più stupide che si possano fare sul web, proponendo anche delle soluzioni più o meno efficaci per vivere con maggiore sicurezza il proprio rapporto con internet e computer.
1- SOTTOVALUTARE I PROPRI DATI PERSONALI – Vi siete mai chiesti perché iscrivervi a Facebook o a Google è gratis? Da dove prendono i soldi con cui fare andare i vostri giocattolini? Vincita alla lotteria? Cospicue donazioni? Spirito Santo? No. Mettono i vostri dati personali a disposizione di determinate aziende che conoscerete sotto forma di pubblicità targettizzata. Non dovete cancellare tutto per uscire dal gorgo della pubblicità, ma ricordate in futuro che qualsiasi iscrizione a un servizio ha un costo nascosto. Non esiste un pasto gratuito. Qualcuno sosterrà sempre le spese di qualcun altro. Volendo se ne può uscire. Nel caso di Facebook potreste modificare gli accessi ai vostri dati di ogni app andando nella pagina “Impostazioni Account”, per poi cliccare “Edit” vicino alla app che vi interessa. Se non vi consente di modificare le impostazioni personali, andate su “remove” e… addio! Vivrete benissimo senza.
2 – SCRIVERE DATI SENSIBILI SU CONNESSIONI INSICURE – Cosa si intende per dati sensibili? UserId, password, dati della carta di credito. Cosa s’intende per connessioni insicure? Negli ultimi anni è stato sviluppato un protocollo diverso rispetto all’HTTP, chiamato HTTPS, grazie al quale è possibile trasferire in sicurezza dati sensibili, visto che viene creato un canale di comunicazione criptato tra il client e il server attraverso uno scambio di certificati. Fate attenzione. Se non trovate scritto nella barra d’indirizzo: “https://indirizzo”, probabilmente starete usando un protocollo HTTP. Non è colpa vostra, ma sappiate che in questo modo qualsiasi dato potrebbe essere “recuperato”.
3 – FEED THE TROLLS – Non esiste una traduzione fedele in italiano. Con questa espressione s’intende dare corda a un idiota che non ha nient’altro di meglio da fare che innervosirvi su una questione generalmente inutile della quale non v’interessa granché. Inoltre il rischio è di cadere in un vortice d’insulti reciproci. Solo che a farvi il fegato marcio siete solo voi. Dall’altra parte l’eroe in questione si farà solo delle grassissime risate per avervi coinvolto in un “flame”. Come sopravvivere? Prima di tutto. Il troll non ce l’ha con voi. Va a casaccio, finché trova un appiglio. Se vedete che altera una discussione in un forum, sappiate che lo fa apposta. Lasciate perdere. Piuttosto rivolgetevi al moderatore il quale, con la sua spada fiammeggiante, ridurrà il nostro a più miti consigli. Se invece cadete nella trappola, fate apparire a fianco a voi la vostra coscienza, possibilmente sotto forma di Falcor, e ricordatevi che a discutere con un idiota non si vede la differenza.
4 – LASCIARE I VOSTRI DATI PERSONALI SU UNA PAGINA WEB – Internet Café. Ve ne andate senza disconnettervi da niente. Le password restano memorizzate in cache così come la cronologia recente. Niente Internet Café? Casa di un amico. Niente amici? Dalla fidanzata. Niente fidanzata? Dall’ufficio di papà. Insomma. Lasciate incustodito il pc e arriva un soggetto terzo a curiosare e si trova stranamente loggato nel vostro mondo. Intanto. Se state facendo qualcosa di privato, ricordatevi di disconnettere tutto. Siete con il vostro pc in un luogo affollato? Ogni volta che vi allontanate, disconnettetevi. Il vostro pc lo usano anche altre persone? Create un profilo “guest” nel quale verranno notevolmente ridotte le capacità di azione. Mi raccomando. Piccoli accorgimenti per una vita beata.
5 – NIENTE BACKUP DEI DATI – NTLDR is missing. Ok. Calma. Niente panico. Respira. L’Hard Disk si è trasformato in uno stilosissimo fermacarte. Hai un backup dei dati contenuti, almeno quelli essenziali come la tesi, la collezione di email della tua fidanzata, le foto del matrimonio dei tuoi? No? Ok. Panic. Qualche accorgimento per evitarlo? Ad esempio, avere una copia dei vostri dati principali, non sono necessariamente foto e testi ma anche file di sistema o configurazioni particolari. Per quanto riguarda foto e video, se sono on-line qualcosa recuperate ancora, ma per il resto, se è perso, è perso. Esistono diverse app e servizi sul mercato per risolvere criticità legate al ripristino dei dati, utili per fare backup whatsapp e trasferire elementi da un cellulare all’altro o direttamente sul computer.
6 – CONVINCERSI CHE RIUSCIATE A POSTARE DA ANONIMI – Siete su un sito che frequentate parecchio. Lasciate commenti, opinioni, pensieri. Non volete però essere rintracciabili. Ok, commento anonimo. Magari con uno pseudonimo. Risolto il problema? Forse. Magari quel nome lo avete già usato in passato, ed è collegato ai vostri dati reali. O potreste commentare qualcosa dimenticandovi di essere loggati su Facebook. Anonimo si, ma con una traccia bella massiccia dietro di voi. Quindi ecco due pratici consigli: controllate di non lasciare tracce e, nel caso, attenti a cosa scrivete.
7 – ESSERE RINTRACCIABILI – Ma avete proprio voglia di far sapere al mondo dove state? Se quel pensiero che cambierà il modo di pensare dell’uomo occidentale lo avete concepito in riva al lago di Como mentre avete detto ai vostri amici e datori di lavoro di essere da tutt’altra parte, e soprattutto se non volete far scoprire dove eravate, cercate di rafforzare la vostra privacy. Ad esempio, diventate “private users” in Foursquare. Su Facebook basterà taggarvi in un luogo subito dopo il fatto così da non essere rintracciati in tempo reale. O cambiare le impostazioni di quello automaticamente impostato. O, ancora, evitare di usare Facebook per quelle due ore: l’uomo occidentale può attendere.
8 – QUELLA PASSWORD CHE NON CAMBIATE MAI – Una password sicura è per sempre. Se usate la stessa fin dai tempi del liceo perché la memoria giustamente comincia a fare un po’ cilecca, ricordate che sarebbe il caso di sceglierne una più forte. Potreste affidarvi a un sistema come LastPass, il quale si ricorda la password complessa per voi, anche in previsione di cambiamento di password per tutti i siti che visitate. Una fatica, indubbiamente, ma è sempre meglio che vedere la propria password storica “hackerata”. Cioè, dopo tanti anni di servizio uno si dispiace pure.