I saldi al tempo della crisi

L’OUTLET DI NOVENTA SI PREPARA AL PIENONE – In Veneto, a Noventa, ci si aspetta il pienone nei 130 negozi della struttura. Come ci riporta la Nuova Venezia, la direzione del Centro commerciale ha predisposto parcheggi aggiuntivi, una segnaletica stradale potenziata ed aumentato il numero dei posteggiatori, oltre a provvedere ad appositi bus navetta per regolare al meglio il passaggio dei clienti all’estero del centro. Sono difatti migliaia i visitatori attesi e tutti andranno alla ricerca del capo di lusso da comprare con uno sconto sul prezzo outlet. E come accaduto nei negozi delle città, anche qui gli sconti di partenza saranno nell’ordine del 50 per cento. A confermarlo è il direttore dell’Outlet, Enrico Biancato, che punta anche agli stranieri che potrebbero intasare ancora di più gli spazi comuni.

OUTLET META DI TURISMO – E se allo Shopinn di Brugnato, in provincia di La Spezia, dal prossimo aprile arriveranno i turisti che visiteranno le Cinque Terre o i croceristi potranno prendere d’assalto i negozi, a Serravalle Scrivia già oggi arrivano molti degli stranieri di passaggio a Milano nella speranza di poter trovare l’offerta giusta e poter tornare a casa propria con accessori e vestiti che nei loro Paesi sarebbero introvabili o costerebbero troppo. Segno di una ricchezza sconosciuta che viene apprezzata dagli stranieri che, ad onor del vero, sembra abbiano più soldi da destinare all’acquisto di prodotti d’abbigliamento o di accessori per la casa. E per meglio consentire loro di raggiungere il centro, distante 90 chilometri dal capoluogo lombardo e posto poco dopo l’uscita dell’A7 «Serravalle», esistono pratici pullman turistici che portano i potenziali acquirenti da largo Cairoli direttamente all’outlet.

IL SERVIZIO PULLMAN – Il servizio, gestito dalla compagnia Zani, prevede un viaggio di gruppo a bordo di pullman gran turismo con partenza alle 10 o alle 11 ed arrivo a Milano alle 18.30 o alle 21.30 al prezzo di 20 o 25 euro, mance escluse. E di norma questi autobus sono sempre pieni.

saldi-al-tempo-della-crisiL’obiettivo è quello di andare a cogliere l’offerta irrinunciabile che già da domani potrebbe fare capolino tra i 180 negozi dell’outlet sito in Piemonte. Anzi, così come sta accadendo a Noventa, anche a Serravalle gli sconti saranno del 50 per cento, come documentato dal sito della struttura:

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Quindi lo sconto medio rischia di essere differente rispetto a quello ipotizzato da Confcommercio. Non solo. Il turismo degli outlet, presente in nord Italia, fa capolino anche al sud. I commercianti di Potenza e Matera, ad esempio, sono preoccupati dai continui viaggi di pullman che portano potenziali acquirenti a fare spese negli outlet con il risultato che costoro sono costretti ad abbassare il proprio prezzo nella speranza, a volte vana, di riuscire a mantenere il confronto.

 

LA FUGA IN SVIZZERA – A volte però, ma questo dipende da casi specifici, tutto l’impegno può non bastare a causa della presenza di un concorrente troppo forte. Parliamo dei commercianti dell’area della provincia di Como ormai rassegnati alla presenza ingombrante dell’outlet Fox Town di Mendrisio, in Svizzera, che accoglie ogni giorno potenziali clienti lombardi che espatriano per poche ore nella speranza di trovare un capo di valore contando sulla bontà del cambio nei confronti del Franco. Il Corriere di Como racconta la transumanza degli italiani che lasciano spazio agli svizzeri che vengono nel belpaese e nei supermercati del comasco per acquistare bottiglie di vino che nel loro paese possono arrivare a costare anche 40 franchi, pari a 32,4 euro.

RIDE SOLO L’ON-LINE – Però gli italiani vanno di là ad acquistare. Lo dimostra la coda di auto che ha bloccato l’uscita autostradale di Mendrisio, cittadina raggiungibile anche da Chiasso lungo la Statale, per approfittare dei saldi partiti in Svizzera il 27 dicembre scorso. Il tutto per la gioia, si fa per dire, dei negozianti lariani che sono costretti ad aspettare un’altra settimana. Al momento l’unico settore che si sente di poter cantare vittoria è quello del commercio on-line. Le previsioni stimano una crescita di questo settore pari al 10 per cento rispetto ai saldi invernali dello scorso anno, con una percentuale che arriva al 37 per cento contro il 27 di dodici mesi fa. A farla da padrone, in questo caso, sono i clienti giovani con un’età massima di 44 anni.

 

POCHE ILLUSIONI – Almeno qualcuno può sperare, visto un panorama desolante. Prima i saldi rappresentavano una scusa per poter cambiare il guardaroba mentre i negozianti potevano contare sullo svuotamento dei magazzini e su una cospicua iniezione di liquidi. Ora soldi non ce ne sono e gli articoli non sono di qualità. Certo, la speranza è forte ma visto l’andazzo delle ultime sessioni promozionali, sarebbe forse opportuno prodursi in un bagno d’umiltà ed ammettere che anche quest’anno, forse più dell’anno scorso, i saldi saranno solo l’occasione per constatare la crisi profonda del mercato interno italiano. Renato Borghi un anno fa aveva parlato di morte del settore. Ed in 12 mesi sembra non sia cambiato nulla.

(Credit Image: © Marios Lolos/Xinhua via ZUMA Wire)

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