I siti che vendono braccialetti pro-anoressia
28/03/2014 di Redazione
Secondo i loro creatori, i braccialetti pro-anoressia vanno indossati come un promemoria per rimanere fedeli alla propria dieta, ma anche un modo per incontrare altri anoressici. La cosa che più dà da pensare in tutto questo è che i braccialetti siano andati a ruba. Online stanno proliferando comunità pro anoressia e pro bulimia (anabootcamp, Myproana) nelle quali gli utenti possono scambiarsi consigli su come perdere peso e sostenersi a vicenda, il tutto in modo completamente anonimo. il dottor Alexander Yellowlees, dirigente medico presso il Priority Hospital di Glasgow, ha spiegato che «è come se fosse un drinking club di alcolisti dove si può imparare a bere in maniera più efficace. Sembra che queste persone incoraggino l’anoressia e stiano cercando di ricavarne dei soldi». La notizia è stata riportata da Buzzfeed. L’articolo e ricerche originali possono essere trovare qui
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I BRACCIALETTI – Secondo una donna che vende i braccialetti su Etsy, gli oggetti sono stati inizialmente comcepiti come segno di solidarietà tra i sopravvissuti alla malattia «questo braccialetto non è pro-anoressia, ma serve a ricordare alle persone che non sono sole. Per quello che ne so io era questo il messaggio originale del bracciale rosso». Lynn Grefe della National Eating Disorders Association si chiede: «c’è qualcuno che abbia mai fatto collane pro-cancro o pro-infarto? rimpiazzate la parola “anoressia” con “cancro” e vi renderete conto di quanto sia assurdo incoraggiare le persone a rimanere nella loro condizione. Lo trovo imperdonabile». Grefe incoraggia le persone ad accettare il fatto che i disturbi alimentari siano una malattia mentale, non una scelta di vita. I disturbi alimentari «hanno il tasso di mortalità più alto di qualsiasi altra malattia mentale», ha detto Grefe, il quale spera che la gente smetterà di andare sui siti pro anoressia e comprare i braccialetti aggiungendo che più a lungo le persone visiteranno questi siti, più a lungo sceglieranno di non curarsi.